Melbourne - I piloti tedeschi votano Ferrari, anche se Michael Schumacher non c'è più. Domenica scatta il Mondiale di Formula 1: la Germania manda in pista a Melbourne 4 rappresentanti, ai quali spetta il compito di far dimenticare Schumi: Nick Heidfeld, Ralf Schumacher, Nico Rosberg e l'esordiente Adrian Sutil. «In questo momento la F2007 sembra nettamente più forte», dice Heidfeld, a caccia di gloria con la Bmw Sauber. Stessa opinione esprime il suo compagno di team, Rosberg: «Le rosse partono davanti a tutti». Si è fatto un'idea precisa anche Sutil, che con la Spyker disputerà la prima gara della sua carriera. «La Ferrari è davanti a tutti, ma bisogna fare attenzione anche alla McLaren-Mercedes». Ralf Schumacher proverà a dare alla Toyota la prima vittoria in Formula 1. «La Ferrari adesso ha qualcosa in più, poi vengono McLaren e Renault».
L'ex Ross Brawn: la mancanza di Schumi pesarà «Credo che alla Ferrari saranno disorientati senza Schumacher. Lui sapeva come far funzionare la squadra e non credo che Raikkonen abbia lo stesso tipo di personalità. Sembra essere più il tipo di persona che sale in macchina e guida: se è veloce bene, se non lo è non c'è niente di più che possa fare a riguardo». In un'intervista alla Bbc l'ex direttore tecnico della Ferrari, Ross Brawn, esprime a chiare lettere le proprie perplessità su Kimi Raikkonen, il finlandese che ha sostituito Michael Schumacher alla guida della Rossa. «Probabilmente - dice Brawn - lui non è così schietto e diretto come lo era Michael quando si legò alla Ferrari, ma Schumi era due volte campione del mondo. Sono due persone differenti: Kimi è una persona più tranquilla e le persone così vanno ascoltate molto attentamente perchè spesso hanno cose interessanti da dire, bisogna solo dar loro una chance per dirle». Inoltre, spiega ancora, «ci sono persone forti intorno a lui. Il fattore chiave riguardo Kimi è che è veloce e fa pochi errori. Potrebbe essere abbastanza eccitante per il team: è una nuova e stimolante sfida». Dopo l'addio di Schumi, racconta l'ex direttore tecnico, la Ferrari aveva pensato non solo a Kimi Raikkonen ma anche a Fernando Alonso. «Sono sempre stati due i piloti presi in considerazione per rimpiazzare Michael: Kimi e Alonso. Le cose poi sono andate avanti molto velocemente con Kimi. Il punto di vista era che la squadra fosse forte abbastanza e che la velocità fosse la cosa più importante. Era una scelta fra loro due: uno era disponibile e l'altro all'epoca no». A far pendere l'ago della bilancia a favore di Raikkonen, probabilmente, è stato anche il parere di Jean Todt: «Bisogna ricordare che Jean ha avuto un lungo trascorso con i piloti scandinavi quando era nel mondo del rally, e a lui piace il loro carattere così introverso e l'approccio così calmo che hanno di fronte alle cose. Anche Alonso avrebbe fatto un grande lavoro - prosegue -, ne sono sicuro. Non credo passi così tanto fra loro due: Alonso ha vinto due Mondiali, ma le ragioni per le quali Kimi non c'è riuscito non sono da addebitare a lui». Finora non è chiaro chi sarà, fra Raikkonen e Massa, il primo pilota della casa del Cavallino. Finchè c'era Schumi, invece, le gerarchie erano cristalline: «Michael ha stabilito la sua superiorità per il naturale evolversi delle cose essendo il più veloce, non è mai stato scritto nel suo contratto. E questo è quanto accadrà alla Ferrari nel corso di questa stagione: si svilupperà un ordine naturale delle cose».
La scorsa stagione ha messo in evidenza le grandi potenzialità di Massa: «Michael lo teneva ancora sotto controllo alla fine della stagione. Ma Felipe ha fatto ottimi progressi e se continuerà così sarà uno dei piloti più competitivi dela F1 in futuro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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