Il vero campionato della Virtus Roma comincia stasera contro Cantù, alle 21 sul proscenio tirato a lucido del PalaLottomatica. Il calendario sincopato dei play off, scandito dora in poi da una sequela thrilling di sfide-chiave, ha messo sul cammino della squadra di Repesa unavversaria con alcuni evidenti limiti, ma non per questo da sottovalutare. I successi della Tisettanta, e ce ne sono stati parecchi, sono finora andati a braccetto con il suo principale merito, quello cioè di essersi posta come la principale outsider della stagione. Con alfieri dello spessore di Wood, Mazzarino e Fitch, Tonolli e compagni dovranno dunque mantenere alto il livello di guardia per evitare sorprese. Anche di fronte a parziali confortanti. Sia chiaro, era scontato che il team di Toti sarebbe arrivato fino a questo punto, ma per gettarsi sul serio allinseguimento di Siena servirà un altro passo. Ukic, Hawkins e soci danno forma a un roster di primissimo livello, capace di puntare al tricolore, questo nessuno lo mette in dubbio. Però andrà evitata quella sterilità in attacco e quelle amnesie difensive che in Eurolega si sono rivelate disastrose. «Abbiamo lavorato bene in questi giorni, sono soddisfatto - chiarisce Repesa - speriamo in questo periodo di essere riusciti a recuperare tutti. Ora dobbiamo essere determinati e avere fiducia, credendo nei nostri mezzi». La rosa è quasi per intero a disposizione del coach croato, che dovrà fare a meno solo di Giachetti ed Ray. Ma questa non è una novità.
La lunga panchina offre comunque alternative: ai titolari inamovibili, oltre ai già citati Ukic e Hawkins ci sono De La Fuente, Gabini e Lorbek, vanno ad aggiungersi Jaaber e Stefansson, alternative imprescindibili al pari di Fucka e Tonolli. L'ultimo pensiero Repesa lo dedica ai tifosi, che il coach chiama a raccolta: «Quando il pubblico ci è stato vicino e si è fatto sentire - spiega - per noi è stato molto importante».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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