Economia

I portoghesi snobbano l’offerta di Telefonica per i cellulari brasiliani

È continuata anche ieri l’ondata di vendite su Telecom Italia che nel giro di quattro sedute ha perso oltre l’8%. Secondo gli analisti i soci di Telco, l’azionista di riferimento della società telefonica, non opteranno per una svalutazione della quota in portafoglio. Le azioni ieri sono scese dello 0,34% a 0,889 euro; il prezzo è meno della metà rispetto a quello di carico della holding, ovvero 2,2 euro.
Qualche problema potrebbe venire se il ribasso dovesse persistere dato che le azioni sono date in pegno per garantire il debito. Per gli esperti comunque l’attuale sconto, pari al 25% circa rispetto ai competitor è esagerato ed è atteso un recupero. La società guidata da Franco Bernabè sta pagando le incertezze sulla governance, dicono gli analisti, in particolare sulle future mosse di Telefonica che ha fatto un’offerta in Brasile sull’operatore mobile Vivo e per questo potrebbe non essere più interessata a Telecom. Ma la conquista della quota di Vivo nelle mani di Portugal Telecom è più dura del previsto, dato che quest’ultima non ha intenzione di cedere alle lusinghe dell’offerta da 6,5 miliardi di euro fatta dalla società guidata da Cesar Alierta. I portoghesi hanno infatti ribadito che la proposta di Telefonica sottostima il valore del primo operatore mobile brasiliano e che sono infondate le minacce spagnole di bloccare il flusso dei dividendi di Brasilcel, la holding che detiene il 60% di Vivo controllata congiuntamente da Telefonica e Pt. «Telefonica ha consistentemente minimizzato il valore intrinseco di Vivo», ha detto Zeinal Bava, ad di Portugal Telecom all’agenzia Bloomberg. Secondo Bava il valore di un asset con il potenziale di crescita futura di Vivo non può essere misurato esclusivamente da semplici criteri finanziari: «C’è anche un valore strategico e questo deve essere riconosciuto». Vivo, afferma il numero uno di Pt, è infatti l’operatore meglio posizionato per avvantaggiarsi della crescita del mercato brasiliano. «Più del 50% dei nostri ricavi arriva dal Brasile - ha detto Bava - che è un mercato molto grande ed è destinato a superare la crescita nelle economie dell’Europa occidentale». Bava non accetta neppure la minaccia di blocco dei dividendi in Brasilcel, preannunciata sul Financial Times dal direttore finanziario di Telefonica, Santiago Fernandez Valbuena, in caso di mancata accettazione dell’offerta.
«Telefonica sta dicendo agli investitori che fermerà i dividendi - ha detto - ma sono minacce infondate». L’offerta degli spagnoli verrà sottoposta al voto dei portoghesi il prossimo 30 giugno.


Gli analisti di Jp Morgan, secondo l’agenzia Bloomberg, si attendono come scenario più probabile un’uscita di Portugal Telecom a fronte a un rialzo dell’offerta a 7 miliardi di euro.

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