I pro Pal interrompono il Consiglio. E i Verdi escono per non celebrare Kirk

Daniele Nahum (Azione), esponente della Comunità ebraica, denuncia "il clima pericoloso di antisemitismo che si è creati in Italia per via della guerra"

I pro Pal interrompono il Consiglio. E i Verdi escono per non celebrare Kirk
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Una protesta pro Pal ha interrotto ieri per 17 minuti i lavori del Consiglio comunale. Un gruppo di attivisti dai banchi del pubblico ha mostrato bandiere palestinesi e urlato gli slogan "Palestina libera" e "Stop genocidio". Ai consiglieri hanno gridato di "interrompere i rapporti con la città di Tel Aviv, alcuni Comuni lo hanno già fatto, dovete vergognarvi. Siete complici del genocidio". Il consigliere dei Riformista Gianmaria Radice, esponente di Italia Viva, ha reagito gridando ai manifestanti "siete anti democratici" e ha annunciato che oggi presenterà denuncia. Consiglieri Pd e di Europa Verde si sono invece avvicinati per spiegare che in questi giorni stanno raccogliendo le firme per un ordine del giorno che chiede lo stop ai rapporti con Tel Aviv, con cui Milano è gemellata, e la condanna di quanto sta avvenendo nella Striscia. Daniele Nahum (Azione), esponente della Comunità ebraica, denuncia "il clima pericoloso di antisemitismo che si è creati in Italia per via della guerra". E l'aula ha dedicato un minuto di silenzio "a tutte le vittime dell'odio politico" dopo che il leghista Alessandro Verri aveva chiesto di commemorare ll'attivista e influencer americano Charlie Kirk ucciso negli Usa.

La presidente Pd Elena Buscemi ha optato per il ricordo collettivo ma i Verdi sono comunque usciti dall'aula. "É gravissimo - attacca Verri -. Evidentemente accettano che si possa ammazzare un giovane padre di famiglia, perché la pensa diversamente".

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