I professionisti: «Siamo indignati»

È letteralmente «indignata la reazione di centinaia di migliaia di professionisti» per il provvedimento, cosiddetto di «liberalizzazione», adottato dal governo senza nemmeno consultare gli interessati: lo sottolinea con forza l’avvocato Elio Di Rella, segretario nazionale dell’Alp-Associazione Liberi Professionisti che ha convocato d’urgenza la direzione per valutare tutte le iniziative per opporsi al decreto del 30 giugno scorso. «Le norme, presentate demagogicamente come liberalizzatrici e favorevoli ai consumatori - spiega fra l’altro Di Rella - giovano in realtà solo alla Confindustria e ai sindacati, e si ripercuoteranno negativamente sui consumatori». Pertanto l’Alp invita ordini, associazioni di categoria e singoli professionisti a mobilitarsi contro la prevaricazione attuando tutte le forme possibili di disobbedienza civile.
Gli fa eco l’avvocato Stefano Savi, presidente dell’Ordine degli avvocati genovesi, secondo cui «i provvedimenti del governo per quanto attiene all’avvocatura sono assolutamente inaccettabili per metodo, contenuti e visione istituzionale, nell’interesse della giustizia e della collettività. Nessuno spazio - aggiunge Savi - è stato dato alla concertazione pur vantata come strumento essenziale nelle relazioni con le parti sociali.

Il merito delle misure decise dal governo - conclude il presidente degli avvocati - obbedisce come al solito non già agli interessi dei cittadini, ma a quelli di poteri forti che vedono nell’avvocatura solo uno strumento da rendere compatibile con i loro interessi economici».

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