I profughi e gli orrori del genocidio

Nata in Istria di Anna Maria Mori (Rizzoli) è l’ultimo libro in ordine di tempo dedicato all’esodo istriano. La Mori, inviata del quotidiano La Repubblica e scrittrice, lei stessa profuga da quelle terre, racconta la lunga e tormentata storia di un triangolo di mondo stretto fra le Alpi e l’Adriatico, oggi diviso fra Croazia e Slovenia, teatro di culture e dominazioni diverse, dalla Serenissima all’Austria fino al tragico capitolo del genocidio titino. Singolare inoltre il poderoso (892 pagine) libro-testimonianza Anche noi siamo morti per la patria di Franc Perme, Anton Zitnik, Frank Nuci, Janez Crnej, Zdenko Zavadlav. Fatto tradurre dalla Lega Nazionale d’Istria Fiume Dalmazia, è opera di cinque cittadini sloveni che, forse per la prima volta, raccontano i massacri compiuti dai titini contro i ribelli ustascia e contro i cetnici negli attuali confini della Slovenia.

Nel 2005 sono usciti invece Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa di Guido Crainz (Donzelli); Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio di Raoul Pupo (Rizzoli) e Profughi. Dalle foibe all’esodo di Gianni Oliva (Mondadori).

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