I proprietari della Mameli vogliono cacciare gli abusivi

La Cassa depositi e prestiti denuncia gli occupanti e il quartiere protesta: ora si avvicina lo sgombero

Dopo l'occupazione abusiva, e le proteste, arriva anche la denuncia della nuova proprietà della caserma Mameli. In viale Suzzani dovevano nascere nuove strutture per gli anziani o altri spazi per servizi alla cittadinanza. Almeno, queste erano le intenzioni dichiarate dal Comune per le caserme dismesse dell'esercito. Dopo aver tergiversato per mesi è intervenuta la Cassa depositi e prestiti, che ha acquistato di recente la Mameli. Ma sono arrivati gli abusivi a occuparla. E nel quartiere è scoppiata la protesta. La Lega Nord di Zona 9 aveva anche promosso un sondaggio tra i residenti per chiedere cosa avrebbero voluto vedere al posto degli edifici militari in disuso. Aveva prevalso anche in quel caso la scelta dell'edilizia convenzionata e dei servizi per il quartiere. «I Pirati», questo il nome del collettivo di occupanti, sono stati più veloci di tutti e si sono presi la caserma. Ma Cassa depositi e prestiti è intervenuta e ieri mattina ha depositato la denuncia per occupazione abusiva. A breve dunque gli occupanti saranno accompagnati all'uscita. Sembra anche, dai primi contatti, che non sarà un'operazione difficile: ora che la proprietà non è più pubblica gli squatter sono meno interessati e sembra che sarà uno sgombero dolce. Nei giorni scorsi per la verità avevano rilanciato chiamando a raccolta i compagni: l'idea era di provare a creare una copia del Leoncavallo, per altro non molto distante geograficamente dall'originale. Ma l'insofferenza per le vie di Niguarda è cresciuta, anche per il passato glorioso dei della casa dei bersaglieri, preso con la forza dai gruppi che speravano nel «liberi tutti».

Intanto dalla proprietà, che comunque è a controllo pubblico, smentiscono l'interesse di un privato per l'area. Non ci sarebbe dunque nessuno speculatore che ha già sondato il terreno per capire se fosse possibile comprare la caserma. La vicinanza con un altro grande piano di recupero che insiste proprio di fianco alla caserma aveva infatti avviato una rincorsa di voci per le vie del quartiere. Cdp però smentisce tutto anche perché, precisano, si tratta di una acquisizione molto recente e hanno appena iniziato a occuparsene.

Per adesso l'unico dato sembra essere che i progetti del Comune sono ormai tramontati visto il cambio di proprietà. Almeno per quanto riguarda la Mameli. Il protocollo firmato meno di un anno fa sarebbe già da riscrivere perché di fronte all'ennesima occupazione sembra perlomeno incagliato.

Doveva essere l'inizio di un nuovo sviluppo per due zone periferiche con l'impianto di nuovi servizi come la città dei bambini agognata dal sindaco Giuliano Pisapia, ma si è risolta con un'altra occupazione. Dopo Macao, Leoncavallo, e collettivi meno noti, adesso anche i «pirati» hanno avuto gratis il loro pezzo di Milano.

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