I provvedimenti eccezionali spingono i mercati

La bancarotta di Lehman Brothers aveva fatto temere il peggio, il così detto rischio sistemico, dove l’insolvenza di una banca, con l’effetto domino, fa fallire tutte le altre. La settimana si presentava come una tra le pagine più nere della storia finanziaria, e per di più appesantita dalla scadenza tecnica trimestrale di settembre. Infatti, da ora in poi il contratto future trattato sarà quello di dicembre.
Per fortuna le cose hanno preso una piega completamente diversa grazie ai provvedimenti straordinari adottati nelle capitali finanziarie mondiali New York e Londra. La reazione di tutti i mercati è stata univoca e si sono registrati forti rialzi in tutte le principali piazze finanziarie nella giornata di venerdì. L’S&P/Mib future si è fermato a quota 27.995, in calo di circa 500 punti dalla chiusura della settimana precedente ma ben al di sopra del minimo registrato (25.690).


Il movimento dell’indice è sempre inquadrato in un canale ribassista di lungo periodo, ma il recupero stabile di quota 28.000 potrebbe riportare il future verso il primo target 30.000. Solo il superamento di questa resistenza fornirà un primo segnale positivo.

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