«I raccomandati» restano senza santi in Paradiso

Questa volta I raccomandati si dovranno... raccomandare. Lo show di Raiuno, condotto da Pupo con il sodale principe Emanuele Filibero e Valeria Marini, dovrebbe partire dal 7 gennaio. Però non si sa ancora quale sarà il titolo dello show, né quale formula adotterà né quale saranno esattamente i produttori. E potrebbe - anche se in Rai faranno di tutto per scongiurare il pericolo - slittare di una settimana. Il fatto è che a viale Mazzini si sono accorti, ovviamente all’ultimo, di un problema non da poco: cioè che, detto in parole povere, se i diritti di un format appartengono esclusivamente alla Tv di Stato, non potrebbe essere prodotto o coprodotto esternamente. Invece, i Raccomandati è, fin dalla prima edizione, realizzato in parte da Ldm, la casa di produzione della famiglia Di Lorenzo che ne ha ceduto tutti i diritti. Ma quest’anno la società rischia di perdere il lucroso appalto: lo show costa (in effetti non molto rispetto ai programmi di prima serata di Raiuno) circa 400.000 euro a serata per otto puntate: 3,2 milioni di euro. In Rai accampano sempre la stessa ragione: bisogna tagliare i costi, risparmiare. Però, non si può non ricordare che spesso dietro gli appalti nella Tv di Stato ci sono motivazioni politiche e Ldm faceva parte di quel gruppo di società arrivate a viale Mazzini grazie agli auspici della dirigenza finiana, e poi si è accreditata come produttrice di importanti fiction e show. Comunque, ora la linea che sembra prevalere è quella di produrre internamente il programma nella sua totalità. Per lasciarne una parte alla Ldm, infatti, bisognerebbe cambiare in parte il format e il titolo.

La strada era già tracciata: l’edizione di quest’anno prevedeva una formula più vicina al reality, con otto vip sempre in gara (da Fausto Leali a Marcella Bella) ognuno accoppiato a un raccomandato, mentre nelle scorse edizioni cambiavano ad ogni puntata. Nei prossimi giorni, si vedrà se e quali cambiamenti verranno apportati.