I rapporti tra fascismo e massoneria

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Egregio Lussana, in merito all’articolo «quei legami tra Fascismo e Massoneria» apparso sul Giornale a firma di Glauco Berrettoni, mi consenta alcune considerazioni: non ho ben capito il fine «ultimo» del suddetto articolo, non capisco se il sig. Berrettoni abbia voluto denigrare il Fascismo perché aiutato dalla massoneria nella conquista del potere o la Massoneria che, a sua volta, avrebbe aiutato il Fascismo ad andare, a sua volta, al potere. Resta però certa e inconfutabile la data del 2 febbraio 1923 nel quale il Gran Consiglio del Fascismo dichiarò la incompatibilità fra l’appartenenza al partito e quella all’Ordine Massonico. Ma, tornando ai nostri tempi, voglio ricordare al sig. Berrettoni come nello statuto del Msi vi era, come uno dei punti più qualificanti, la non iscrizione al partito per chi fosse già affiliato a una loggia massonica (cosa che invece non è presente nello statuto di Alleanza Nazionale). Dopo 250 anni la massoneria rappresenta ancora una bieca oligarchia portatrice di disprezzo popolare, creazione di poteri occulti, occupazione dei posti di comando per «meriti di loggia» guerre provocate e pagate con il sangue dei fratelli e di interi popoli, fulminee carriere per i «costruttori» e ostracismo per tutti gli altri, odio anticristiano e antireligioso.

Da ultimo ricordo, come Alternativa Sociale, con la sua componente di Forza Nuova, continui a battersi per l’immediata messa al bando di tutte le organizzazioni massoniche e di quelle che perseguono metodi cospiratori e segreti, a differenza di Alleanza Nazionale, che lei Sig. Berrettoni rappresenta, che senza ombra di dubbio vuole il nostro popolo vassallo di poteri forti e di lobby antinazionali.
Dirig. Prov. Alternativa Sociale
Lista A. Mussolini

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