"I rapporti fra Udc e Pisapia? Problemi seri sui temi etici"

Basterebbe una piccola parte delle leggi proposte dal candidato del centrosinistra a far drizzare i capelli anche a un cattolico come Savino Pezzotta, che pure non si può dire che guardi a destra

Dal matrimonio gay all’eutanasia, non si può dire che il curriculum di Giuliano Pisapia sia in sintonia con le proposte dell’Udc. Il suicidio assistito, la legalizzazione delle droghe, ma anche l’indulto ai colpevoli di reati legati al terrorismo. Basterebbe una piccola parte delle leggi proposte dal candidato del centrosinistra a far drizzare i capelli anche a un cattolico come Savino Pezzotta, che pure non si può dire che guardi a destra.
«Sui problemi etici è collocato in questo modo - conferma il coordinatore regionale dell’Udc - e questo diventa un problema». E il tema sarà centrale in una campagna elettorale per le elezioni comunali in cui l’Udc - che rappresenta la parte più solida del Terzo polo - potrebbe essere chiamata a una scelta importante, in caso di ballottaggio, fra Pisapia e Letizia Moratti.
Onorevole Pezzotta, qual è il quadro milanese oggi?
«Noi abbiamo un nostro candidato, un ragazzo giovane, da non sottovalutare, una faccia nuova, e faremo una campagna elettorale seria e pacata, poi mi piacerebbe vedere i soldi spesi dai vari candidati».
Ma su Palmeri avete indugiato nelle ore decisive, perché?
«Solo questioni tattiche, non ci sono state incertezze».
Come vedete Pisapia, con le sue idee ultra-laiche?
«Culturalmente è lontano dalle nostre posizioni. D’altra parte viene da Rifondazione Comunista. Non ho nulla contro di lui umanamente, ma sui problemi etici è collocato in questo modo e questo diventa un problema. C’è una differenza».
Questa differenza diventerà un problema in un eventuale secondo turno?
«Al secondo turno vedremo. Onestamente, secondo noi, anche la Moratti non ha brillato, su Expo abbiamo visto che si è andati avanti e ’ndré, come si dice qui».
E se doveste scegliere?
«Ora manteniamo la nostra equidistanza, con le nostre posizioni. Ci interessano quei temi ma ci interessa anche Milano, concentriamo la nostra attenzione su questo, abbiamo un’ambizione di tipo sociale, un’attenzione ai ceti deboli».
Che farete in caso di ballottaggio?
«Non dico ora quello che faremo al secondo turno. Dico che puntiamo ad arrivare noi al secondo turno».
L’assessore Carlo Masseroli ha detto che un accordo fra Pdl e Terzo polo andrebbe fatto subito o mai più, perché comunque i vostri elettori sceglierebbero la Moratti in caso di ballottaggio...
«Sono affari di Masseroli, ma non ci scommetta troppo e non faccia strane avances, strani ragionamenti».


In effetti Masseroli ha invitato gli elettori dell’Udc al voto disgiunto: scegliere il partito che preferiscono e il sindaco Moratti.
«Il voto disgiunto non ci preoccupa, abbiamo il nostro candidato e siamo una cosa nuova».
Ci dica a quanto puntate. Una percentuale?
«Più del 10 per cento».

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