Da Rocco Siffredi sì alle calze a rete, ma no ai porno in rete. Il «Jhon Holmes italiano» (ma quando lo chiamano così, Siffredi tocca ferro...) spara a zero contro l'industria dei film hard fruibili liberamente sul web. Nel mirino di super-Rocco ci sono soprattutto siti internet come Youporn e Pornotube: «Questi portali - spiega Siffredi - stanno uccidendo i veri professionisti del settore. Stiamo assistendo a un gioco molto sporco, che ruota attorno al grande bluff dei video amatoriali. La conseguenza è una grave perdita di quote di mercato per tutti i registi, attori e più in generale operatori del settore delle pellicole a luci rosse».
A svelare un altro retroscena è Franco Trentalange, «volto» tra più noti fra gli habitué dei ciak più bollenti: «La rete propone contenuti di basso costo e scarsa qualità, ma esiste una moltitudine di siti web che offre intere produzioni note, spacciandole per filmini amatoriali».
Una battaglia che impegna «duramente» la coppia Siffredi-Trentalange: «Poter visualizzare film gratis è bello, economico ed alla portata di tutti, ma ormai di amatoriale non esiste più nulla ed a fare da padrone sono i film parzialmente o interamente copiati. Ricordiamo inoltre che la pirateria è una minaccia non solo per il porno, ma per tutta l'industria cinematografica in genere».
«Negli anni Novanta - spiegano gli esperti del sito webmasterpoint - i siti pornografici avevano l'indiscusso e incontrastabile primato di essere quelli che fatturavano meglio nell'e-commerce. Tutte le perplessità che animavano i consumatori nell'acquisto di oggetti online sembravano magicamente sciogliersi di fronte alla possibilità di accedere ad ampi repertori fotografici porno o ai primi video».
Ma oggi questo primato sembra essere messo in crisi proprio dal modello del web del terzo millennio. Se è vero infatti che YouTube proibisce la pubblicazione di video con contenuti pornografici, è altrettanto evidedente come in tempi brevissimi siano nati altri portali, come YouPorn, Porntube e Xtube, che funzionano come YouTube ma con un preciso orientamento erotico.
In questi portali appaiono sia contenuti porno professionali e semiprofessionali che video amatoriali «uploadati» (cioè messi in rete) dagli utenti.
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