I rom abbandonano la stazione di Prà

Le Lega: «Ci hanno provato anche a Savona»

Da qualche settimana «abitavano» nell’aria adiacente alla stazione ferroviaria di Genova Prà, infastidendo sia i pendolari ancora assonnati che quelli provati da otto ore di lavoro. Ieri mattina, poco dopo le 7, una volante della polizia municipale della sezione di Genova Prà ha bussato alle porte dei tre camper di nomadi. Col pretesto di dare il buongiorno, i due agenti hanno sollecitato le famiglie a lasciare la zona. Dopo una prima insistente opposizione da parte dei capo famiglia, la quindicina di nomadi si è lasciata scortare dalla pattuglia fuori dal posteggio occupato abusivamente. Resta tuttora ignota la loro prossima dimora.
E un piccolo accampamento rom si è formato anche a Savona. L’altra mattina - racconta Roberto Nicolick, capogruppo della Lega in Provincia - ottanta rom sono scesi dal treno intorno alle 6 e hanno installato le loro tende nello spazio verde vicino alla stazione di Savona Mongrifone. Dopo un’ora sono arrivate le forze dell’ordine che hanno fatto smontare le tende e convinto i nomadi ad andarsene.

«Ma il problema si ripresenterà, sono sempre più numerosi i gruppi di etnia rom che viaggiano sui nostri treni e scendono nelle stazioni delle città rivierasche per cercare spazi dove accamparsi» ricorda.
Oggi, dalle 9.30 alle 19, la Lega organizza in piazza Lerda, a Voltri, un gazebo con raccolta firme contro il degrado e la presenza dei nomadi in zona.

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