I rom tornano a Bucarest in bus a spese loro

Hanno inventato l’autosgombero: 43 rom romeni che avevano occupato un’area demaniale di via Ardissone. Dopo l’intervento immediato della Polizia locale sono ritornati spontaneamente in Romania con un bus arrivato da quel Paese e da loro stessi pagato.
«L’azione di moral suasion - sottolinea il vice sindaco Riccardo De Corato - dopo 176 sgomberi comincia generare effetti automatici, con i rom che ritornano in Romania di loro spontanea iniziativa e a spese proprie». «Sappiamo - aggiunge - che su Milano c’è un via vai di auto e bus che vanno e vengono per portare in città rom provenienti da Bucarest e dintorni. Ecco, ci sembra la soluzione ideale anche per tornare indietro. Con il costo del biglietto, naturalmente, pagato dai rom».
De Corato ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, e «a qualche smemorato» manda a dire: «Ricordo che gli stessi sgomberi non avvengono alla cieca, ma in linea con una direttiva europea del 2004, in base alla quale i comunitari che non hanno mezzi sufficienti per autosostenersi devono esseri allontanati e rimpatriati».

«Ciò - conclude - per evitare che il peso economico e sociale sia totalmente scaricato su singoli Paesi o peggio su singole città, come accade a Milano, scambiata dai 2 milioni di rom che vivono in Romania per il paese di Bengodi».

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