I segreti della dieta carceraria di Ricucci

L’imprenditore ha perso 12 chili in tre mesi. «Gente» studia il menu di Regina Coeli: promosso

da Roma

Come ha fatto Stefano Ricucci a dimagrire di 12 chili in tre mesi, in carcere? Il settimanale «Gente» comincia a pubblicare la dieta di Regina Coeli «in modo che chiunque, se vuole, possa dimagrire di un chilo a settimana, ma senza necessariamente finire in galera». A Regina Coeli la chiamano «cura Mariani», dal cognome del direttore del carcere romano nel quale Stefano Ricucci ha perso oltre 12 chili in 87 giorni di detenzione.
Dall'inchiesta emerge un primo e sorprendente dato: tre pasti al giorno per ogni detenuto assicurano circa 1.500 calorie e costano 2,50 euro. «E si tratta di una cifra elevata», spiega (con ragione visto che mediamente il costo di un pasto in una mensa aziendale si aggira sull’euro e 70 centesimi) il direttore Mauro Mariani. «Gente» propone questa «dieta del carcerato», pubblicandone le ricette, che comprendono piatti come le trenette al pesto, i bucatini all'amatriciana, le sarde alla griglia, minestroni, frittate, fritti misti, risotti, spaghetti alla carbonara e tante altre ricette che non superano le 1.500 calorie giornaliere.

Si tratta di ricette dettagliate: si arriva a stabilire la quantità di formaggio grattugiato (5 grammi a porzione), di olio d'oliva (massimo 10 ml a porzione), di pasta (mai superiore ai 100 grammi a porzione) e di tutti gli altri ingredienti. Ma forse ci si scorda un particolare: lo stress della cella può aiutare la linea.

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