I sei nominati lasciano il Consiglio. Ecco chi entra

Un’altra scossa al consiglio comunale. L’ultima (salvo sorprese) prima della seduta-debutto convocata il 20 giugno. E lì saranno altre scintille visto che l’Idv è pronto a sparare fuoco amico contro il sindaco Giuliano Pisapia sul doppio incarico dell’assessore Bruno Tabacci e i radicali gli contestano la prenotazione del posto di presidente a Basilio Rizzo. Per ora, c’è solo un nuovo assestamento delle poltrone dopo che cinque consiglieri del Pd e uno di Sel sono stati promossi in giunta lasciando il posti ai primi dei non eletti. Il sindaco ha scelto vicesindaco Maria Grazia Guida e assessori Stefano Boeri, Piefrancesco Maran, Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli. Al loro posto sui banchi del Pd entrano Mattia Stanzani, 37 anni, che era capogruppo del Pd in consiglio di zona 9 e siede nel cda della cooperativa di abitanti Pratocentenario&Sassetti, la 29enne addetta stampa Elena Buscemi, il consulente amministrativo Francesco De Lisi. Tra le new entry c’è Ruggero Gabbai, fotografo e regista: ha frequentato la scuola ebraica di Milano, dopo la maturità ha vissuto in Kibbutz in Israele e tra i suoi lavori ci sono il film-documentario «Memoria» sul popolo rom andato in onda su Rai 2 e la recente docufiction sulle vittime di mafia in Sicilia «Io ricordo». La giunta «salva» anche Gabriele Ghezzi, poliziotto e sindacalista di categoria che nella lista del Pd aveva incassato 351 voti. La promozione di Daniela Benelli assessore fa rientrare invece il primo degli esclusi del partito di Vendola, Luca Gibellini detto «Gibe», classe 1976, che ha potuto contare anche sul supporto dei leoncavallini. Sui 19 banchi dell’opposizione, l’unico cambio è quello tra Silvio Berlusconi e Armando Vagliati, nei giorni scorsi il presidente del Pdl che era capolista a Milano ha formalizzato le dimissioni dall’aula facendo entrare il primo degli esclusi. Resta fuori a sorpresa Fabrizio De Pasquale, che contava sul ritiro ma Letizia Moratti sarà in aula il 20 giugno e, a quanto sembra, non avrebbe intenzione di lasciare la poltrona tanto presto. E si apre il giallo del capogruppo, visto che il bon ton istituzionale vorrebbe che i tre in pole position - Riccardo De Corato, Giulio Gallera e Carlo Masseroli - abbassassero le armi di fronte all’ex sindaco. Tra le ipotesi c’è quella di un ruolo da coordinatrice dell’opposizione che darebbe spazio quindi alla nomina di un capogruppo tra i tre del Pdl. Sfumata anche la nomina di Manfredi Palmeri come presidente dell’aula, l’ex candidato sindaco del terzo polo farà opposizione dai banchi dell’aula.

Anche se sia lui che i radicali hanno già contestato l’indicazione preventiva di Pisapia su Basilio Rizzo come guida dell’aula. Più nel metodo che nel merito. Quell’incarico è in mano ai consiglieri che eleggono ai voti il presidente. E rischia di essere il primo scoglio per «Giuliano».

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