Gian Piero Milanetti
Altro che capitale mondiale del turismo. La Roma di Veltroni fa la figura della provinciale. Almeno sulla rete. Niente inglese, o, al massimo poche frasi, sempre le stesse, sui siti internet del Campidoglio. Nel web, ormai principale fonte di informazioni per turisti virtuali o reali, Roma figura peggio anche di tante cittadine dellEuropa Orientale, regolarmente dotate di siti in lingua. Sul sito dellAtac, le pagine traducibili sono insufficienti e poco funzionali. Sullhome page del Comune, una sola voce apre una finestra in lingua, ma anche questa presenta lacune. Nei siti Acea-Roma e Ama cè tanto di bandierina dellUnion Jack su cui cliccare, ma in entrambi i casi compare solo un «santino» celebrativo dellazienda.
Particolarmente avaro di informazioni in lingue straniere il sito certamente più gettonato dai turisti (insieme a quello della Met.Ro.): quello dellAtac. Sulla prima pagina web, le uniche parole in inglese sono Home page, Car sharing e la réclame di Circulation plan for tour buses/coach. E proprio cliccando su questa striscia pubblicitaria si apre una finestra con la scritta «bus turistici» e lelenco delle versioni disponibili: inglese, francese, tedesco e spagnolo. Selezionando la prima, si presentano quattro opzioni: The new tourist bus plan, On line booking, Accredited customers e News. Ma se si clicca su Accredit customers e su News il sito torna a parlare italiano. Non solo: le informazioni per i bus turistici riguardano, per lo più, eventi archiviati anche da più di un anno e mezzo: come la notizia (datata 12 febbraio 2005) sulla futura fusione, annunciata per il 1° gennaio 2006, tra Atac e Sta. Solo versione in italiano per lutile «Trovalinea» e per le pagine «Biglietti e abbonamenti» e «Diversamente abili». Neppure le Faq, nonostante la sigla inglese (frequently asked questions, domande fatte di frequente) hanno la versione inglese.
Tutta rigorosamente in italiano (fatta eccezione per la solita home page) la prima pagina del sito del Campidoglio (www.comune.roma.it). Lunica voce che apre una finestra con versione in inglese è quella di Romaturismo. Ma anche in questa, restano in italiano i nomi delle nazioni delle ambasciate presenti nella Capitale. Le sedi diplomatiche vengono elencate per iniziale ma non pochi Paesi hanno il loro nome originale scritto in modo diverso che in italiano, il che non facilita uneventuale ricerca.
Ha una bella bandierina britannica il sito dellAma. Ma il traduttore automatico sembra inceppato. Qualunque sia la pagina web in italiano (Tariffa rifiuti, servizi Ama, Interventi a pagamento etc.), la traduzione in inglese è sempre la stessa. Autocelebrativa. LAma vi è decantata come la compagnia leader nel campo dei servizi ambientali eccetera eccetera. Lo stesso meccanismo opera nel sito dellAcea. Si vuole la traduzione inglese delle informazioni sul «Bollino blu»? Cliccando sulla piccola Bandiera britannica, in basso a destra, ecco la traduzione della...
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