I soldati feriti in Afghanistan «snobbano» Gordon Brown

Londra Grande imbarazzo per Gordon Brown, snobbato dai reduci feriti della guerra in Afghanistan: a tre mesi di distanza dai fatti emerge che oltre la metà dei militari ricoverati presso l’ospedale Selly Oak di Birmingham ha chiuso le tende intorno al proprio letto e si è rifiutata di parlare con il primo ministro britannico quando questi ha fatto loro visita.
Secondo il Sunday Times, che ha riportato la notizia, la mattina del 2 settembre scorso i circa 25 soldati erano stati informati della visita quello stesso giorno ed era stato chiesto loro se avessero voluto parlare con il premier. Matthew Weston, 20 anni, che ha perso due gambe e un braccio in un’esplosione, ha raccontato al domenicale di non aver voluto incontrare il primo ministro in quell’occasione perché non voleva «perdere tempo a parlare con qualcuno che stava solo cercando di farsi bello».
E ha aggiunto, ricordando l’episodio: «Metà dei ragazzi non gli ha voluto parlare e chi lo ha incontrato lo ha biasimato per tutto quanto. In molti hanno chiuso le tende e si sono nascosti».
Altri soldati hanno spiegato che la ragione del loro malcontento stava nel fatto che il governo non aveva fatto nulla per loro, rifiutandosi di dare ai soldati al fronte equipaggiamento sufficiente e addirittura cercando di tagliare gli indennizzi destinati ai militari feriti.


«Il fatto è questo: quell’uomo non ci piace, non ha fatto nulla per noi e continua a insultarci sulla questione dell’equipaggiamento e degli indennizzi», ha detto un altro militare, che in Afghanistan ha perso la gamba destra dopo essere stato colpito da una mina antiuomo.

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