Negli ultimi anni si è assistito, a Genova, ad un considerevole aumento della popolazione sudamericana, in particolare di quella ecquadoregna, non più soltanto a ponente e nelle due principali vallate cittadine, ma ormai pressoché presente in tutti i quartieri cittadini. Purtroppo, non passa giorno che non poche di dette persone siano responsabili di furibonde risse tra loro ed anche con altre etnie, o nella migliore delle ipotesi schiamazzino facendo un baccano infernale, nonché ascoltando musica a tutto volume fino alle prime ore della mattina.
Di questo passo, pur senza creare allarmismi, si corre il rischio che molte strade, se non interi quartieri, tra pochi anni, diventino di loro esclusivo predominio e che la gente per bene se ne vada altrove. Come sempre, il tutto va a danno dei cittadini onesti e tranquilli che di prendersi una bottigliata in testa non ne hanno ovviamente nessuna intenzione e neppure di perdere ore di sonno e passare la notte in bianco, in quanto alla mattina, come tutti i comuni e normali mortali devono alzarsi per andare a lavorare, a scuola o quantaltro. Ancora una volta tengo a ribadire che, sudamericani, asiatici, africani o marziani che siano, ai quali certe amministrazioni di sinistra fanno ponti doro tirando spesso in ballo la solita solidarietà falsa ed ipocrita, devono rispettare tassativamente le nostre leggi e le regole della civile convivenza. Loro, devono adeguarsi alle nostre regole ed ai nostri usi e costumi, non il contrario! Se non intendono farlo tornino a casa loro. Chiedo, pertanto, fermamente, a tutte le forze di polizia un sempre più capillare ed efficace controllo del territorio cittadino, con listituzione del poliziotto di quartiere, anche in tutte quelle aree che ne sono ancora sprovviste.
Alternativa Sociale
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