I turisti preferiscono il lago e Como dimentica la crisi

CATTIVI AUSPICI Date le premesse a marzo ci si aspettava la caduta del -15%

ComoDate le previsioni, nessuno ci avrebbe mai scommesso, eppure il luglio comasco si è rivelato un vero e proprio antidoto scacciacrisi. Con la chiusura dei bilanci turistici già in flessione di un 3% nel 2008, i pronostici battevano per l’estate 2009 un collasso del 15%, eppure, quasi per magia, rispetto al 2008 il mese di luglio a Como ha chiuso con un incremento dell 11,5% di turisti arrivati sul Lario e 2,5% per quanto riguarda i pernottamenti. Quasi per magia si diceva, eppure una ricetta concreta esiste. Crisi si, ma basta saperla gestire. Vuoi la grande campagna promozionale organizzata e coordinata dall’assessorato provinciale al Turismo, partita con la Bit dello scorso anno, unita alle convenzioni con i tour operator e la promozione lanciata con la stampa estera, anche in tempo di crisi Como esce a testa alta.
«Ancora mancano i dati complessivi sul bilancio stagionale, tuttavia siamo soddisfatti della risposta del mese di luglio - spiega l’assessore al Turismo della Provincia di Como, Achille Moioli - Date le previsioni, già nel mese di marzo sarei stato soddisfatto se avessimo registrato una flessione del 10% e invece a luglio siamo cresciuti. L’ondata della crisi noi l’abbiamo percepita fina dall’ottobre del 2008, appena scoppiata la bolla, soprattutto perché uscivamo da un trend positivo di crescita che aveva portato il turismo comasco a incrementare in cinque anni del 40%. Di fatto aspettavamo una caduta del 15%». E invece no. Anche il meteo sembra averci messo lo zampino. Già perché trascorrere un mese chiusi in albergo per la pioggia, non è la stessa cosa che passarlo sdraiati come lucertole al sole del bordo lago. «Dal punto di vista climatico ci è venuto un grande aiuto regalandoci un luglio particolare - continua l’assessore - Ciò ha invogliato i turisti, basti pensare che a ferragosto mi trovavo a Lenno e, proprio per il bel tempo, le poche stanze rimaste libere sono state occupate facendo registrare il tutto esaurito sulla scia dei bei giorni si sole». Stilando un bilancio esteso ai primi sette mesi del 2009 emerge quindi un trend positivo di arrivi dello 0.5% con 518.905 persone distribuite su strutture alberghiere e non (molto gettonati sono i bed & breakfast). A tenere alta la bandiera del turismo lariano sono i visitatori italiani che da gennaio a luglio hanno fatto registrare ben 396.939 presenze (+5.8%). Meno bene invece i turisti stranieri con una flessione delle presenze del 7.4%.

«Per quanto riguarda gli stranieri sono crollati americani e inglesi, rispettivamente del 17% e 28% - continua Moioli - questo perché in quei paesi la stretta della crisi si è sentita maggiormente. Una nota negativa anche per il flusso turistico dalla Germania, un mercato che per noi è molto importante, che cala del 2,7%».

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