I vigili danno i sette giorni ai rom

Entro sette giorni dovranno sloggiare i circa 130 nomadi di origine serba e bosniaca, tra i quali 50 minori, che occupano il campo realizzato abusivamente oltre dieci anni fa in via Neide, alla Rustica. Ieri i vigili dell’VIII gruppo, coadiuvati da agenti del VII gruppo e alla presenza di personale dei servizi sociali del Campidoglio, sono giunti sul posto per fare eseguire l’ordine di trasferimento disposto dall’amministrazione capitolina, ma dopo una trattativa è stato deciso il rinvio dello «sfratto».
Alcuni dei residenti nel campo che si trova nell’immediata vicinanza dell’autostrada Roma-L’Aquila, dove dovrà essere costruita la terza corsia, sono senza permesso di soggiorno o documenti in regola, dunque per loro verrà adottata la normale procedura per la corretta identificazione e l’eventuale espulsione. Il trasferimento dei nomadi avverrà perlopiù in altri campi attrezzati della capitale, ma essi saranno liberi di scegliere se trovare ospitalità da parenti o amici.

«Noi viviamo qui da trent’anni, abbiamo costruito le nostre case in muratura, non ci sono baracche: pensiamo sia ingiusto cacciarci così. Il Comune ci ha avvertiti già da un anno e mezzo, perché in tutto questo tempo non ha trovato una soluzione decente per noi?», protesta Franco, uno degli occupanti del campo rom della Rustica.

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