«I voti della Colli non andranno al centrosinistra»

Maiorino, segretario cittadino dei ds: «L’ex signora di Palazzo Isimbardi cederà alle tentazioni della Casa delle libertà»

«I voti della Colli non andranno al centrosinistra»

Gianandrea Zagato

Il centrosinistra sa che è tempo perso promettere mari e monti a Ombretta Colli. L’ex Signora Provincia ha già deciso dove spostare quel quattordici per cento di consensi che gli assegna l’ultimo sondaggio proposto da Bruno Ferrante.
«Ombretta Colli cede alle tentazioni del centrodestra, al richiamo di Silvio Berlusconi» e, quindi, attenzione, la sua scelta significa che non c’è più corsa (se mai ce ne fosse stata) per l’ex inquilino della Prefettura. Cronaca dei fatti, con virgolettato del segretario cittadino ds. Sì, la certezza granitica che Ombretta Colli appoggia Letizia Moratti è firmata da Pierfrancesco Maiorino. Opinione del numero uno della Quercia milanese che smentisce di avere «nei giorni scorsi» promosso un confronto tra «centrosinistra e la signora Colli». «È una lettura dei fatti che non risponde al vero» avverte Maiorino. A sollecitare un appuntamento con l’Unione meneghina sarebbero stati i vertici dei Liberaldemocratici, partito che sostiene la candidatura a sindaco della signora Colli: «In due occasioni, il loro segretario nazionale Marco Marsili ha chiesto di trattare con il centrosinistra. Sono stati loro a farsi avanti». La risposta? «Pur riconoscendo il coraggio della Colli nel tentare la corsa fuori dai poli gli ho ribadito che, lei, alla fine sarà nuovamente tentata da Berlusconi e che, quindi, l’accordo con noi appare impossibile».
Chiaro, inequivocabile. Ma Marsili insiste: «A chiedere un incontro con il candidato sindaco dei Liberaldemocratici sono stati Carlo Cerami e Vincenzo Ortolina - rispettivamente coordinatore della Quercia e presidente del consiglio provinciale - oltreché lo stesso Maiorino e il segretario di Rifondazione, Augusto Rocchi. Anzi, quest’ultimo ha pure suggerito di inviare un’e-mail formale». Lettura davvero poco avvincente come gli strapuntini chiesti dai suoi supporter in cambio di un cambio di campo dell’ex presidente della Provincia: «Offerta che non esiste» commenta seccato Maiorino, anche se «è sempre possibile intavolare una discussione». Come dire: non c’è flirt con l’Unione perché manca, ammissione della stessa Quercia, la protagonista femminile.


E mentre i Liberaldemocratici fanno l’elenchino delle «cose che abbiamo in mente per Milano», Forza Italia e la Casa delle libertà sanno già come ottimizzare il ruolo dell’ex Signora Provincia che, come noi, osserva le mosse dell’Unione e del suo aspirante sindaco ormai prede del nervosismo e della paura.

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