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Ibra al Milan: "Vuoi vincere? Facciamo il contrario di Madrid"

Lo svedese carica la squadra. "Al Bernabeu siamo stati lenti e poco cattivi. Dimostriamo di essere come loro o anche più forti"

Ibra al Milan: "Vuoi vincere? 
Facciamo il contrario di Madrid"

Seguite Ibra, magari vi divertirete. Visto il Milan a Madrid, Ibrahimovic ha trovato la soluzione. «Battere il Real? Facciamo esattamente l'inverso». Spiegazione scarnificata da alibi e miagolamenti. Tipica del grande guerriero «Al Bernabeu loro hanno dominato, noi siamo stati lenti e poco cattivi, per fortuna c'è un'altra partita e facendo diversamente dalla gara di Madrid, possiamo vincere e dimostrare che siamo forti come il Real, se non più forti». Ibra si sente bene, il Milan gli piace. E anche Mourinho, benchè stia dall'altra parte. Indimenticabile Mou anche per Ibra. «Con lui ho avuto un bel rapporto, passato un anno fantastico, ma domani sera scenderò in campo per vincere e non penserò a lui. Poi dopo la gara se ne potrà parlare, ma prima sarò concentrato per la partita».
«Mourinho - aggiunge Ibrahimovic - è un grandissimo, lui sa come deve fare per cambiare una squadra e farla vincere, lo fa a suo modo che non piace a tutti ma per lui parlano i risultati: ha formato grandi squadre e le ha portate al trionfo». Rispondendo alle insistenti domande dei giornalisti spagnoli, Ibra ha allungato il tiro. Anche da furbacchione: «Non sono sorpreso dei risultati che Mou sta già ottenendo al Real: lui sa come cambiare una squadra che deve vincere e ora l'importante sarà continuare. Ma io penso al Milan e sono sicuro che anche Allegri troverà il modo per farci vincere».
Servirà vincere subito. La Champions chiama e non aspetta. Dunque? «Sono libero di giocare nel sistema di gioco. Sto cercando di aiutare i miei compagni, ma dobbiamo ancora conoscerci meglio». L'obiettivo è diventare devastante anche in Europa, non solo in campionato. «Per ora in Champions non sono riuscito ad arrivare in fondo però ci provo sempre, ma la cosa importante è sempre essere lì e farsi trovare pronti». Conclusione: «Non si gioca per il pari ma per i tre punti».

E con Cristiano Ronaldo? Diplomatico:«Questo è Milan-Real, non la sfida fra noi due».

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