Ibrahimovic «Materazzi e Moratti parlano troppo, ma per me non contano»

Si vede che la sportellata del derby tra Ibra e Materazzi che ha mandato l’azzurro in ospedale ancora non è stata ben metabolizzata dai due, soprattutto dal calciatore nerazzurro, che in questi giorni sono tornati a incrociare i guantoni in uno stretto di giro di botta e risposta mediatico. Nell’intervista andata in onda ieri sera su Premium Calcio, Matrix è tornato stuzzicare l’ex compagno di squadra ironizzando sul suo trasferimento a Barcellona: «La verità è che noi dell’Inter lo dobbiamo ringraziare: se un anno fa avessimo incontrato il Barcellona senza lui in campo, forse non ce l’avremmo fatta a eliminarli e non avremmo mai vinto la Champions».
Pronta la risposta dello svedese, in un’intervista rilasciata a «Studio Sport XXL», in onda questa sera alle 00.45 su Italia1: «Materazzi parla un po’ troppo di me, così come Moratti. Si vede che io sono ancora molto importante per loro. Io invece non parlo mai di loro, si vede che non sono importanti per me», le parole di Ibrahimovic che, come d’abitudine, non ha perso l’occasione per una polemica con la sua ex squadra, nonostante nel corso dell’intervista abbia voluto riservare parole di apprezzamento nei confronti dell’olandese Wesley Sneijder: «È triste che non vinca il Pallone d'Oro dopo quello che ha fatto nella scorsa stagione, Mondiale compreso. Ma ormai quel trofeo è diventato una questione solo politica ed è per questo che a me non interessa più vincerlo: preferisco vincere con la squadra».
Sul campionato, che finora ha visto il Milan come uno dei principali protagonisti Zlatan ha le idee chiare: «Non temo né Inter, né Juventus, né Roma né nessuno. Stiamo gia dimostrando di essere i più forti, dobbiamo solo continuare così e il Milan vincerà tutto». Una certezza cementatasi nello svedese «fin dal primo giorno che sono arrivato qui, dall'atmosfera che c’è intorno a me, ho capito che il Milan è la mia squadra dove finire la carriera e dove poter vincere tanto. Non è vero che la squadra è Ibra-dipendente, ognuno di noi dipende dagli altri compagni».


L’ultimo pensiero va a Balotelli, l’ex compagno con la maglia nerazzurra che in più di un’occasione Ibra ha invitato in rossenero: «Secondo me è meglio che rimanga altri due anni al Manchester City per maturare e far esperienza».

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