da Milano
A pochi giorni dalla scadenza del primo acconto del 50% sullIci (limposta comunale sugli immobili) per il 2006, prevista per il 30 giugno, i Comuni italiani «riscoprono» il condono fiscale. Lo fanno grazie a una norma inserita nella Finanziaria del 2003, che consente alle amministrazioni locali di stabilire in autonomia la riduzione dellammontare delle imposte a carico dei cittadini. Applicando, nella sostanza, mini sanatorie su interessi, arretrati e sanzioni.
Lobiettivo dei Comuni è quello di spingere i contribuenti a regolarizzare le pendenze con il Comune pur di fare «cassa» senza troppa fatica. Uno dei Comuni che ha iniziato il mini-condono è Roma, guidato da 13 anni dal centrosinistra. Lamministrazione capitolina, la seconda città per gettito (oltre 441 euro lanno in media a famiglia), ha deciso di varare la sanatoria sullIci a favore dei contribuenti che regolarizzeranno la propria posizione entro il 31 ottobre 2006: basterà versare il 50% dellimposta dovuta, senza neanche versare un euro di interessi o sanzioni amministrative.
A Firenze, dove il Comune di centrosinistra incassa come Ici una media di circa 401 euro lanno a famiglia, ha proposto ai cittadini una sanatoria per gli immobili che in questi anni sono stati oggetto di miglioramenti e ristrutturazioni tali da far aumentare laliquota. Basterà versare lIci del 2006 con laliquota più bassa per sanare gli interessi pregressi. E senza aggiungere un euro.
Londa della sanatoria coinvolge anche Cesena, Trento e Torino.
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