Archiviato lesercito di magliette a righe e di All Star sgualcite del «MiAmi», vetrina simbolo della musica indipendente di casa nostra, l'Idroscalo ospita oggi, dalle 18 a notte inoltrata, il suo festival opposto e gemello: il «MiOdi». Ingresso 10/5 euro e appuntamento nell'area del circolo Magnolia, con tre palcoscenici e 17 concerti per il meglio della musica più pesante, rumorosa e d'avanguardia che si produca in Italia. Un festa della sperimentazione applicata al rock, al metal e al jazz. A guidare il corposo cast ci sarà il trio romano degli Zu, sotto contratto per la Ipecap Recordings dello storico cantante dei Faith No More Mike Patton. Pochi come loro sanno dar vita a quella che spesso si trasforma in un'unica, vibrante suite di jazz-core.
Una sorta di versione estrema, quasi punk, del jazz: che parte dai miti dell'hard-bop Thelonious Monk e John Coltrane, «bopper» che hanno saputo percorrere strade alternative, per arrivare fino al rock fuori dagli schemi di Frank Zappa e al jazz attualissimo, di confine e d'avanguardia, firmato da John Zorn. Da tenere d'occhio anche i lodigiani Morkobot, che puntano a creare atmosfere sonore primordiali e penetranti.Idroscalo Dopo MiAmi ora è il turno di MiOdi
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