Una legge regionale per contrastare e prevenire la criminalità organizzata. Si intitola «Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità» la norma approvata ieri dal consiglio lombardo a larga maggioranza (59 voti a favore) nonostante lastensione di Idv e Sel. Il testo promosso da Sante Zuffada (PdL) presidente della commissione Affari istituzionali, riunisce quattro progetti di legge (di cui due a firma di consiglieri del Pd, uno proposto dal Pdl e uno dal Partito Pensionati) su lotta alla criminalità organizzata, prevenzione, recupero dei beni confiscati alla mafia, sostegno alle vittime, lotta allusura e alle truffe ai danni degli anziani.
In particolare, per quanto riguarda gli appalti pubblici, il progetto di legge prevede che venga garantita la tracciabilità dei flussi finanziari dei contratti, attraverso appositi e dedicati conti correnti. Tali disposizioni si applicheranno a tutti gli enti del sistema regionale e varranno anche ai fini della valutazione di risultato dei dirigenti.
Per quanto riguarda Expo 2015, è stato istituito il Comitato per la trasparenza degli appalti e sulla sicurezza dei cantieri, che avrà il compito di monitorare il rispetto della normativa in materia di contratti di lavoro, servizi e forniture e degli investimenti pubblici. Faranno parte del Comitato cinque esperti nominati dalla Giunta, allinizio di ogni legislatura.
Un ampio capitolo è dedicato alla misure di assistenza, anche psicologica, e sostegno alle vittime di reati di tipo mafioso. Tra queste la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei processi contro la criminalità organizzata per fatti di particolare rilevanza e allarme sociale verificatisi nel proprio territorio. Contemporaneamente si istituisce uno specifico rapporto di collaborazione tra la Regione e la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, con la possibilità di stipulare convenzioni, intese e accordi di collaborazione istituzionale con gli organi dello Stato a tutti i livelli, nonché con associazioni del Terzo settore.
Sul piano finanziario la legge istituisce due fondi: il Fondo per la destinazione, il recupero e lutilizzo a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alla criminalità e il Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dellusura e di solidarietà alle vittime. Gli stanziamenti si concentrano sul recupero dei beni confiscati, cui vengono destinati 3 milioni di euro. Ogni due anni la Giunta regionale dovrà rendere conto al Consiglio regionale dellattuazione della legge e dei risultati ottenuti nel sostegno alle vittime.
Esprime soddisfazione per lapprovazione della legge lassessore regionale alla Sicurezza Romano la Russa: «Da sempre Regione Lombardia è impegnata sulla questione sicurezza, evitando infiltrazioni criminose nei contratti pubblici e rafforzando la sorveglianza in vista Expo 2015. Abbiamo affrontato due temi che destano allarme sociale: le truffe agli anziani e lusura. Questo rende ancora più inspiegabile e paradossale il comportamento dei consiglieri di Sel e dellIdv, che si sono astenuti: lennesima dimostrazione della differenza tra l'antimafia dei fatti e la propaganda mediatica e strumentale di chi reclama giustizia nelle piazze e poi quando si tratta di prendere decisioni concrete si fa incredibilmente da parte».
Per Carlo Borghetti, consigliere Pd: «Se messo in campo con determinazione, il provvedimento è capace di creare significativi argini alle infiltrazioni criminali».
Idv e Sel non votano la legge contro la criminalità
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.