Cronache

Ieri i lavoratori in corteo per scongiurare la vendita

Adottare il «modello Fincantieri» anche per le aziende Finmeccanica genovesi che rischiano di veder applicato il piano di razionalizzazione previsto dall’amministratore delegato Giuseppe Orsi: è quanto hanno chiesto i sindacati dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm che ieri hanno portato in piazza oltre 500 lavoratori per protestare contro le cessioni e il ridimensionamento del gruppo e per sollecitare una convocazione da parte del ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. Alla manifestazione hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della giunta regionale Claudio Burlando e il sindaco di Genova Marco Doria che martedì - hanno confermato - siederanno al tavolo convocato da Passera. «Non trovo nessuno - ha dichiarato Burlando - in grado di capire la logica del piano di Orsi che prevede, tra l’altro, la vendita di Ansaldo Breda, Energia e Sts e l’integrazione di tre società dell’elettronica per la difesa Selex Elsag, Selex Sistemi integrati e infine Selex Galileo. La vicenda non può essere affrontata in questo modo». Per Doria «non c’e futuro per un Paese che si disfa dei propri gioielli. Queste aziende genovesi sono un patrimonio fondamentale non solo della città, ma del Paese, funzionano e creano lavoro e ricchezza. Per loro serve una politica industriale che garantisca una prospettiva». Ha voluto commentare anche il cardinale Angelo Bagnasco: «Ho molta fiducia che ci possa essere presto questo incontro speriamo la prossima settimana, tutti lo auspichiamo». La manifestazione con il corteo dei lavoratori si è conclusa a mezzogiorno davanti alla prefettura dove i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal prefetto, Francesco Musolino.

Alla manifestazione di ieri, infine, ha aderito anche la Federmanager-Federazione nazionale dirigenti aziende industriali, che - ribadisce il presidente Sauro Gazzoli - «invita il vertice di Finmeccanica a considerare che la cessione di aziende e settori strategici deve avvenire esclusivamente come risultato del confronto e la condivisione di scelte e obiettivi».

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