da Milano
Entro la settimana lintero fascicolo dellinchiesta sulloperazione Ifil-Exor-Fiat sarà sulla scrivania del procuratore capo delle Repubblica di Torino, Marcello Maddalena. La Procura di Milano, secondo quanto risulta al Giornale, è ormai pronta a trasmettere agli uffici di Torino gli atti di cui si era occupata prima che la Cassazione affidasse al pool di Maddalena la competenza del caso. Nei prossimi giorni, dunque, i Pm piemontesi cominceranno a passare al setaccio anche la documentazione sequestrata dalla Guardia di finanza milanese durante la perquisizione disposta dai giudici nella sede della banca daffari Merril Lynch. Analizzati i fascicoli, già delle prossime settimane i Pm potrebbero cominciare a sentire le persone indagate, tra cui il presidente dellIfil, Gianluigi Gabetti, lattuale amministratore delegato dellIfi, Virgilio Marrone, nonché Franzo Grande Stevens, il «regista» delloperazione. Ma oltre a quello della Procura, sul caso Ifil-Exor-Fiat è atteso anche il verdetto della Consob che potrebbe arrivare tra la fine di agosto e i primi di settembre. Lindagine dellAuthority tende infatti ad accertare eventuali manipolazioni del mercato da parte dellIfil sullequity swap che ha consentito alla holding che fa capo alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della Fiat.
In questo momento le divisioni della Consob che si occupano di società quotate e delle comunicazioni al mercato stanno ultimando listruttoria. Il prossimo passo, subito dopo Ferragosto, è la valutazione dellimpianto accusatorio da parte dellufficio sanzioni.
A questo punto, una volta rinotificato alle società nel mirino lo stato dellarte dellinchiesta, la procedura prevede leventuale quantificazione delle sanzioni amministrative. Sarà quindi la Commissione a decidere in merito alla possibile manipolazione del mercato.
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