Igiene, 120 controlli anti pesticidi L’Asl promuove i produttori

Controlli a tappeto tra i bancali dell’orto mercato. Obbiettivo: scoraggiare l’uso di pesticidi. E a quanto pare gli agricoltori passano l’esame. Gli ispettori dell’Asl sono al lavoro ed effettuano tra i 70 e i 120 prelievi all’anno, analisi sempre più rigorose affidate a strumenti tecnologicamente avanzati, controlli che si concentrano anche nel periodo in cui aumenta il consumo di frutta e verdura, cioè in estate. E, fortunatamente, i casi di superamento delle concentrazioni di sostanze antiparassitarie sono rari.

«Abbiamo casi occasionali di superamento dei limiti – spiega Edgardo Valerio, direttore della struttura Igiene, Alimenti e Nutrizione – e questo si deve al fatto che i produttori devono da un lato rispettare le quantità di pesticidi che la norma consente loro di utilizzare, dall’altro lato sono obbligati a tenere conto del tempo di decadimento della sostanza: cioè a dire, devono far passare un periodo di tempo minimo fissato per singola sostanza e per singolo alimento, prima di poterlo mettere sul piatto del cittadino».

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