Igor sale in cattedra: «Ragazzi, il vero tifo non si fa mai contro»

«È importante praticare sport sin da bambini perché esso rappresenta un momento di crescita, di socializzazione e di benessere fisico. E la passione per lo sport deve unire e non dividere, insegnare un tifo sano e produttivo». Con queste parole Igor Cassina, campione olimpico di ginnastica, ha salutato gli alunni di quinta elementare e terza media che ha incontrato ieri mattina presso la scuola Anna Frank. L’atleta è stato scelto come testimonial del progetto promosso da Volkswagen «A scuola di tifo», arrivato quest’anno alla sua terza edizione. L'iniziativa ha lo scopo di sottolineare i valori positivi dello sport, il loro potenziale educativo e la loro capacità di contribuire al progresso civile. I ragazzi sono stati invitati a riflettere sugli aspetti negativi del tifo scorretto e violento e, parallelamente, a individuare e promuovere atteggiamenti leali e positivi tramite lavori di gruppo, dibattiti in classe, test, visione di filmati, recensione di articoli di giornale e analisi di dati statistici. Il risultato di questa riflessione porterà i ragazzi alla composizione di una canzone che esprima un messaggio di tifo positivo: la classe che avrà realizzato la migliore canzone potrà inciderla presso uno studio di registrazione professionale. Durante la presentazione del progetto, Igor Cassina ha raccontato fin dal suo esordio la propria esperienza atletica, con ottime prestazioni fin dalla prima gara disputata a 9 anni. Guardando al suo mito Dimitri Bilozerchev si allena con tenacia e determinazione mettendo in fila una serie di successi che lo porteranno fino alle olimpiadi. Nel 1999 partecipa ai Mondiali di Tianjin, nel 2000 alla XXVII Olimpiade a Sydney. Nel 2001 è quarto alla sbarra ai Mondiali di Gand e l’anno successivo agli Europei di Patrasso conquista un bronzo. L’escalation continua nel 2003, quando è argento ai Mondiali di Anaheim. Nel 2004 vince l'oro nella sbarra alle Olimpiadi di Atene, primo italiano a riuscirci con questo attrezzo, conquistando la medaglia numero 500 dell’Italia ai Giochi. Nel 2005 è giunto secondo nel concorso generale agli assoluti italiani e ha colto il medesimo piazzamento alla sbarra agli Europei di Debrecen. Negli europei che si sono svolti ad Amsterdam nel 2007, conquista il bronzo. Alle Olimpiadi di Pechino 2008 arriva quarto nella finale alla sbarra, vinta dal cinese Zou Kai, davanti allo statunitense Horton e al tedesco Hambuechen. Cassina ha spiegato anche come è nato il «movimento Cassina», da lui ideato: è stato il primo atleta al mondo a presentare un Kovacs teso con avvitamento a 360° sull'asse longitudinale.

«Non ho mai avuto un fisico adatto alle parallele - ha spiegato Igor Cassina - ma grazie alla forte passione, alla determinazione e all’amore per questo sport ho raggiunto traguardi invidiabili». Gli altri campioni che finora sono stati coinvolti nell’ultima edizione del progetto «A scuola di tifo» sono Pino Maddaloni, Clemente Russo, Simone Raineri, Jury Chechi e Josefa Idem.

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