In Italia vivono quasi quattro milioni di immigrati, pari al 7 per cento della popolazione. Uno straniero su cinque è irregolare - 760mila individui -: dato in leggero aumento rispetto al 2005 (+3,3 per cento). È la macro-fotografia delle dinamiche migratorie scattata dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) e presentata ieri alla Camera di Commercio.
A livello regionale, il «XII Rapporto sulle migrazioni» mette in risalto come nella sola Provincia di Milano, su una stima di 47mila irregolari, oltre 37mila hanno fatto domanda di regolarizzazione in virtù dellultimo decreto flussi. Aspetto che sembra confermare la crescente volontà di integrazione da parte della popolazione straniera presente sul nostro territorio, attraverso alcune componenti principali.
Lavoro e formazione Gli immigrati, in possesso di laurea o diploma, trovano sempre più unoccupazione regolare nei servizi. Una tendenza registrata sia dallInail sia dallIstat. Secondo lente assicurativo, infatti, lincidenza degli immigrati sulle nuove assunzioni nel 2005 ha sfiorato il 20 per cento. LIstituto nazionale di statistica, invece, ha calcolato nel secondo trimestre del 2006 un tasso di occupazione per gli uomini dell84 per cento e, per le donne, di poco superiore al 50%. Nellarea milanese gli stranieri lavorano a tempo indeterminato per il 35 per cento dei casi, mentre aumentano ancora i lavoratori autonomi e gli imprenditori. Il lavoro nero, precario o meno, riguarda il 18,6 per cento degli occupati; intanto resta una quota di senza lavoro pari all8,5%. Nel settore dellassistenza domestica le donne rumene hanno ormai eguagliato il primato delle filippine. Le cinesi, al contrario, si mettono in evidenza nei ruoli imprenditoriali e manageriali. A scuola la presenza considerevole degli immigrati è ormai un fenomeno acquisito. Gli alunni di nazionalità non italiana sono il 5% del totale iscritti, soprattutto nelle classi dellinfanzia e della primaria. Dieci anni fa erano 8 volte di meno.
Il caso Turro Seppure a fatica, cresce il numero degli immigrati proprietari di unabitazione - il 18% dichiara di volerne acquistare una nellimmediato futuro - o titolari di un alloggio di edilizia popolare. Spicca la realtà della zona tra via Padova e viale Monza: qui un cittadino su tre è di origine straniera. Secondo il Rapporto si viene a creare «un duplice circuito del mercato immobiliare»: gli stranieri disagiati, cioè, occupano le case che i milanesi considerano fatiscenti.
Criminalità A Milano, dopo lindulto, gli stranieri usciti dalle carceri che si sono resi di nuovo protagonisti di episodi criminosi tocca il 17 per cento. Nel resto della Penisola la media è del 10%.
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