Bagdad - L'ex vicepresidente iracheno Taha Yassin Ramadan, condannato a morte per il massacro di 148 sciiti nel 1982 a Dujail, è stato messo a morte a Baghdad, prima dell'alba, mediante impiccagione. La conferma della quarta esecuzione di un ex gerarca del deposto regime baathista è stata da un membro dell'ufficio del primo ministro iracheno Nuri al Maliki. "Ramadan è stato impiccato alle 3 e 05 (ora locale, l'1 e 05 in Italia). L'esecuzione è avvenuta senza incidenti e senza violazioni (della legge) - ha detto il testimone dell'impiccagione, che ha chiesto di restare anonimo. Presenti all'esecuzione di Ramadan membri del gabinetto del premier al Maliki e del ministero della Giustizia, oltre a un medico, un giudice e un legale del condannato. L'avvocato Badie Aref, che faceva parte del collegio di difesa dell'ex presidente iracheno Saddam Hussein (impiccato il 30 dicembre scorso), aveva confidato in serata alla France Presse che Ramadan aveva "avuto il diritto di telefonare alla famiglia". "Il legale di Ramadan mi ha detto che era calmo e sereno. Ha chiesto alla famiglia e agli amici di pregare per lui, ed ha dichiarato di non aver paura della morte".
Yassin Ramadan era il penultimo alto dirigente del passato regime ancora in vita (l'ultimo è il primo ex vicepresidente Ezzat Ibrahim al Duri, latitante). Taha Yassin Ramadan era nato a Mossul nel 1938 da una famiglia di contadini. FIno al 1956 avevalavorato in banca, ed in quell' anno, giovane militare, entrò nel partito Baath, cominciando la sua carriera politica. Nel 1968 partecipò, con al Duri, al golpe che portò al potere Saddam Hussein e ne diventa uno dei più fedeli collaboratori. Nel 1970 è a capo di un tribunale rivoluzionario che condanna alla pena capitale 44 ufficiali accusati di aver complottato contro il regime. Nello stesso anno costituisce l' Esercito Popolare, milizia del partito Baath. Nel 1988 avrebbe partecipato agli attacchi nei quali 5.000 curdi furono sterminati a Halabja con gas velenosi. Dal 1991 era vicepresidente dell'Iraq. Dopo la prima guerra del Golfo (gennaio-febbraio), secondo le accuse di iracheni in esilio, avrebbe commesso crimini contro l' umanità durante operazioni per la repressione di una rivolta di sciiti nell'Iraq del sud. In anni recenti è uno dei più feroci critici degli ispettori inviati dall' Onu per indagare sulle presunte armi di distruzione di massa irachene.Nel 2002, in previsione dell' eventuale guerra che poi comincerà il 20 marzo 2003, propone che Saddam e Bush mettano fine ai propri contrasti affrontandosi in duello. Nell'agosto 2003 viene catturato dalle milizie curde del nord Iraq, che lo consegnano alle truppe americane. Il 5 novembre 2006, a conclusione del processo sul massacro di 148 sciiti nel 1982 a Dujail, il Tribunale speciale iracheno (Tsi) condanna Saddam ed altri alla pena capitale, e Ramadan all'ergastolo.
Il 26 dicembre, però, a quattro giorni dall' impiccagione dell'ex dittatore (eseguita il 30 dicembre), l' Alta Corte presenta in appello una richiesta di condanna a morte per Ramadan, che il Tsi, rivedendo la propria precedente sentenza, accoglierà il 12 febbraio 2007. Il 15 marzo, la Corte d'Appello conferma la condanna all'impiccagione, da eseguirsi entro 30 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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