Impossibile pagare il bollo auto Casi in tutta Italia

da Milano

Non c’è pace per gli automobilisti. In questo periodo di rinnovo del bollo, può essere impossibile versare la quota della tassa di possesso. Il motivo del rifiuto di accettare il pagamento è un fermo amministrativo, che impedisce ogni movimento legato alla targa dell'auto, comprese le operazioni prescritte dalla legge. Nelle ultime settimane i fermi amministrativi si sono moltiplicati in misura sensibile, generando la preoccupazione dei molti utenti che hanno sperimentato questa situazione sulla loro pelle. Il volume di provvedimenti è in netto contrasto con la legge che, dal 2006, prevede che il fermo amministrativo possa essere effettuato esclusivamente come strumento riservato agli enti previdenziali, vale a dire in caso di mancato versamento di contributi a Inps o Inail. Non può invece essere impiegato da altre amministrazioni, come i comuni. Al contrario, sono stati segnalati casi di provvedimenti determinati dalla morosità di pochi centesimi di euro, per effetto di un errore nella trasformazione da lire a euro per contravvenzioni elevate a cavallo del cambio di valuta.
La situazione che si presenta a chi non ha la possibilità di mettersi in regola con il pagamento della tassa di possesso dell'auto non è certo simpatica. In primo luogo perché le giustificazioni al rifiuto di accettare il versamento sono piuttosto laconiche, al massimo si riesce a ottenere l’indicazione dell’ente che ha ordinato il fermo e, nei casi più fortunati, l’importo da versare. A questo punto bisogna muoversi rapidamente, recarsi all’amministrazione interessata e cercare di sistemare il più rapidamente la posizione. Se tutto va bene, in un paio di giorni è possibile risolvere il contenzioso e riottenere l’uso del veicolo. La situazione si complica però se ci si rende conto del fermo amministrativo solo all’ultimo giorno utile per il pagamento del bollo. Una volta scaduti i termini, le tasse automobilistiche prevedono il versamento di una mora.

Se si vuole ottenere il rimborso di quanto pagato in più a causa di un problema indipendente dalla propria volontà e ingiustamente, non resta che la soluzione del ricorso. Una volta accertata l’irregolarità, il giudice dispone il rimborso, ma i tempi per ottenerlo non sono certo brevi.

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