«Le biotecnologie per la salute rappresentano un settore industriale di primo piano in Italia. Nonostante alcune criticità congiunturali, il biotech è in crescita in termini di investimenti in ricerca, fatturato, numero di imprese e addetti». É quanto affermato da Paolo Grillo del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, durante il convegno di presentazione dello studio Eurisko Le biotecnologie applicate alla ricerca farmaceutica, che si è svolto nei giorni scorsi nel Palazzo Ducale di Genova nell'ambito del Festival della Scienza. «Nel nostro Paese - ha precisato il dottor Grillo - le imprese biotecnologiche che si occupano di salute sono 246, con 237 progetti in sviluppo, di cui 58 in fase avanzata. Gli investimenti in R&S rappresentano poi il 24% del fatturato, un valore superiore rispetto alla media anche di settori a medio-alta tecnologia (2,5%). É un importante comparto che l'Italia non può perdere e che cura con sempre maggiore efficacia e sicurezza diverse patologie.
Risultati ancora non molto noti all'opinione pubblica secondo lo studio Eurisko anche se gli italiani e in particolare i giovani hanno espresso un forte desiderio di saperne di più. Potenzialità e valore - conclude Grillo - che le imprese vogliono diffondere sempre più attraverso un'informazione chiara, semplice, esplicativa ed efficace».Le imprese biotecnologiche oggi sviluppano 237 progetti
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