Mentre tutti tifano Expo, cè qualcuno che storce il naso e non vede levento di buon occhio: sono i «rivoltosi» di Rho, un gruppo di 300 piccoli e medi imprenditori che vedono come la peste lapertura dei cantieri. Il motivo? Con i lavori in corso verranno chiuse tutte le vie più brevi e veloci per Milano e i loro affari saranno messi a repentaglio. I vicini di casa dellarea di Expo lavorano in unarea industriale a Mazzo di Rho di 900mila metri quadrati e temono per i futuro delle loro aziende e dei loro 3mila dipendenti. Cè chi ha cominciato a lavorare in quella zona da più di trentanni e ricorda che allora non cera nemmeno lilluminazione pubblica. Ora invece cè il rischio di rimaner schiacciati da mega cantieri «intoccabili». Tra qualche mese aprirà il cantiere Expo e verrà cancellata via Belgioioso, il percorso più rapido che oggi collega la zona a Milano. Tra deviazioni del percorso e gimkane, non saranno pochi i disagi per gli imprenditori di Rho. Gli industriali si sono riuniti in un comitato ed ora denunciano: «Non è stato fatto uno studio adeguato della mobilità. Abbiamo paura che questa diventi una terra marginale».
Di contro i gruppo dei «ribelli» di Rho chiede una riqualificazione dei terreni approfittando appunto dei lavori per Expo. E riqualificazione vorrebbe dire ad esempio fibra ottica e teleriscaldamento. Progetti che erano già stati previsti dal piano di governo del territorio prima che cadesse la precedente giunta.
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