«Ladesione è stata di circa il 70% degli esercenti in corso Buenos Aires e del 50% in centro» spiega Giorgio Montingelli dellUnione del Commercio. Tra i negozianti milanesi, grandi assenti delle precedenti edizioni della Notte Bianca, crescono le adesioni alle feste «no stop» e molti hanno optato per lapertura prolungata. Bar e ristoranti su tutti naturalmente, ma nelle zone vicine agli eventi della «Festa di primavera» anche altri negozi non hanno abbassato la serranda: «Molti locali hanno fatto il record, raddoppiando lincasso rispetto ad un sabato tradizionale - aggiunge Montingelli -. Con circa un milione di persone per le strade il giro daffari è stimabile tra i dieci e i quindici milioni di euro. Dovrebbe essere un appuntamento da ripetersi ogni tre mesi». Numeri da capogiro in Piazza del Cannone, principale centro di ristoro della serata che ha sfornato pizza e dessert per tutta la notte.
«Abbiamo usato oltre 10mila pagnottelle di pizza e servito 250 litri di Coca Cola, 200 litri di tè freddo, 10mila birre e un numero incalcolabile di caffè» dice Massimo Amato, direttore della società di catering La Forchetta doro che ha servito levento. Una trentina i pizzaioli che si sono alternati ai 22 forni installati, quattro le tipologie di pizza al trancio servite.«Incassi record, facciamola più spesso»
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