Quasi sei ore di interrogatorio, per chiarire la sua posizione e ribadire la sua linea difensiva. Ieri il capo della Protezione civile Guido Bertolaso è arrivato a Perugia nel primo pomeriggio insieme al suo legale Filippo Dinacci e si è infilato nel palazzo che ospita la procura. Lì lo attendevano Sergio Sottani e Alessia Tavernesi, i due pm titolari dellinchiesta sui «Grandi eventi», che ipotizza irregolarità negli appalti per la costruzione di alcune grandi opere. Inchiesta aperta a Firenze, destinata a Roma e finita nel capoluogo umbro per il coinvolgimento nellindagine di un magistrato romano, Achille Toro.
Bertolaso, che è indagato per corruzione, ha lasciato il palazzo un quarto dora prima delle nove. Il faccia a faccia con le due toghe perugine sarebbe avvenuto in un clima sereno, e il sottosegretario avrebbe risposto a tutte le domande, relativamente ai suoi rapporti con gli altri alti funzionari coinvolti - Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola - e con limprenditore Diego Anemone. Bertolaso avrebbe ribadito, a proposito della sua frequentazione dello Sporting club di proprietà di questultimo, di aver sempre pagato sia liscrizione al circolo che le sedute di massaggi, negando peraltro di aver avvantaggiato in qualsiasi modo limprenditore favorendolo negli appalti. Secche smentite anche relativamente allipotesi, avanzata dagli inquirenti, di aver consumato rapporti sessuali con escort messe a disposizione da Anemone. Quanto ai sospetti sulloperato dei funzionari poi arrestati, Bertolaso ha rivendicato la propria trasparenza.
Inchiesta G8 Bertolaso in procura: «Mai favori sessuali»
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