Inchiesta G8, Gianni Letta: "Turbato Rigore e trasparenza finora e in futuro"

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio risponde a una lettera della presidente della Provincia dell'Aquila Pezzopane: "Preoccupato per le vicende di questi giorni e per la tempistica della deflagrazione". Poi garantisce: "L'impegno per la ricostruzione non verrà meno". L'inchiesta: quel filo rosso che lega Toscana, Lazio e Abruzzo. I lavori affidati agli amici spaventano il sindaco Pd. Quando il governo Prodi moltiplicava i Grandi eventi

Inchiesta G8, Gianni Letta: "Turbato 
Rigore e trasparenza finora e in futuro"

Roma - Tutto lo sconforto di Gianni Letta. "Tante cose sentite e viste in questi giorni hanno turbato anche me, come tutti quelli che nei giorni del terremoto hanno sentito lacerarsi qualcosa dentro e hanno perso per un bel pezzo la capacità di sorridere e, ancor più, di ridere". Lo scrive il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in una lettera alla presidente della provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane. "Nel contempo - ha proseguito Letta rispondendo a una missiva della Pezzopane - non le nascondo la preoccupazione che questa vicenda sia deflagrata proprio nel corso di un periodo particolare, che certamente rischia di appannare la serenità del dibattito che pure è giusto intorno a vicende così drammatiche".

Trasparenza dell'azione pubblica "Con la certezza che non verranno meno in futuro il rigore sin qui seguito, il metodo della totale trasparenza dell’azione pubblica, la determinazione rigorosa nell’uso di procedure perfettamente legali, la facilitazione dei controlli e della collaborazione tra diversi organi pubblici, utilizzati in questa prima fase di interventi - prosegue ancora Letta -, le confermo l’impegno del governo e mio personale di andare avanti sulla via della totale e limpida rinascita dell’Aquila e della sua economia".

Il terremoto e gli sciacalli "Penso anch’io con orrore, come lei disse qualche giorno fa a L’Aquila - scrive il sottosegretario riferendosi alla PEzzopane -, a chi crede che le calamità possano essere un pretesto per fare buoni affari. Il terremoto, le vittime, la desolazione che ne consegue meritano ben altri sentimenti e ben altra pietà. Altro che affari! Ma, se qualcuno ha pensato il contrario, tutti faremo in modo che si ricreda!. Prima di fare le affermazioni che Lei mi contesta nella Sua accorata lettera - prosegue Letta nella lettera a Pezzopane - avevo fatto eseguire dai miei uffici una ricognizione della situazione. I risultati li metto adesso, volentieri, a sua disposizione: sono contenuti nel documento che allego alla presente" dice ancora il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

"La Btp era fuori" Letta fece eseguire dai suoi uffici "una ricognizione" sulle imprese che hanno ottenuto lavori all’Aquila. Da questa ricognizione risulta che "con riferimento ai sospetti coinvolgimenti di imprese attive per i lavori del G8 alla Maddalena, cui ha dato risalto in questi giorni la stampa, si conferma che nessuna delle imprese che ha avuto incarichi nei predetti lavori è intervenuta per i lavori assegnati a cura del dipartimento della Protezione civile all’Aquila. In particolare - prosegue l’appunto - circa l’impresa Baldissini-Tognozzi-Pontello costruzioni generali spa, più brevemente indicata come impresa BTP, citata dalla stampa in questi giorni per il suo coinvolgimento in lavori eseguiti a Firenze, non alla Maddalena, La informo che essa ha partecipato a una sola gara comunitaria, relativa alla progettazione e realizzazione del modulo a uso scolastico provvisorio per la scuola secondaria di primo grado Carducci dell’Aquila, in associazione temporanea d’impresa con la società mandataria Cmp - cstruzioni metalliche prefabbricate srl di Martinsicuro (Teramo) e con l’impresa Vittorini Emidio Costruzioni Srl di L’Aquila.

La medesima impresa risulta far parte del Consorzio Federico II, che ha inviato una propria lettera di presentazione al dipartimento della Protezione civile in data 18 gennaio 2010, senza ottenere dal medesimo alcun affidamento".

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