da Castellaneta (Taranto)
Le indiscrezioni si accavallano da giorni, ma gli avvisi di garanzia sono partiti solo ieri mattina. E sono diciassette. E questa la prima svolta nellinchiesta sulla tragica fine di otto pazienti ricoverati nellUnità di terapia intensiva coronarica (Utic) di Castellaneta, morti a causa della somministrazione di protossido di azoto al posto di ossigeno.
Gli indagati sono il primario del reparto Utic, Antonio Scarcia, il direttore sanitario dellospedale di Castellaneta, Cosimo Turi, lanestesista ospedaliera, Argentina Saracco, i componenti della commissione regionale di collaudo, Primo Stasi, Giuseppe Franza e Matteo Antonicelli, il capo ufficio tecnico della Asl, Giacomo Sebastio, i dirigenti Asl Paolo Quarato, Francesco Menza (ex direttore sanitario dellospedale), Mauro Leone e Francesco Morea (questi ultimi due sono in pensione), i progettisti dellospedale, gli ingegneri Michelangelo Lentini e Vito Miccoli, lamministratore dellazienda Ossitalia, Domenico Matera, Umberto Manigrasso della ditta Sapio, Silvio Berto e Pietro Moscogiuri, uno rappresentante legale e laltro procuratore speciale della Givas. Per tutti laccusa è omicidio colposo plurimo.
Le persone coinvolte negli accertamenti respingono le accuse e spiegano di aver agito correttamente. Linchiesta è ancora alle battute iniziali e nuovi elementi potrebbero arrivare dalle prime autopsie sui corpi degli ultimi pazienti deceduti, Pasquale Mazzone e Cosima Ancona, morti il 2 e 4 maggio. Gli esami saranno eseguiti dallequipe del professor Luigi Strada, dellistituto di medicina legale di Bari. Lincarico sarà formalizzato oggi, mentre domani cominceranno gli esami. Per le altre sei salme è già stata disposta la riesumazione.
Ieri i carabinieri del Nucleo anti-sofisticazione (Nas) hanno eseguito nuovi controlli nellazienda Ossitalia di Bitonto, a pochi chilometri da Bari. Loperazione è andata avanti per undici ore. Unispezione di routine, dichiara lavvocato dellimpresa, Giovanni Capaldi. Intanto, mentre gli investigatori sono impegnati nella ricostruzione dei vari passaggi che hanno portato alla realizzazione e allattivazione dellimpianto di Castellaneta, è entrato nelle fasi conclusive il lavoro della commissione nominata dalla Regione Puglia: entro domani dovrebbe essere consegnata la relazione al presidente Nichi Vendola.
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