Un indimenticabile Sarchiapone

Walter Chiari (Verona, 1924- Milano, 1991), vero nome Walter Annichiarico, iniziò prestissimo a lavorare per il teatro, poco dopo il suo trasferimento a Milano della famiglia (si dedicherà anche al pugilato: nel ’39 divenne campione lombardo per la categoria peso piuma). La prima partecipazione di rilevo la ottiene nel ’46 grazie a Marisa Maresca, che lo inserisce nello spettacolo Se ti bacia Lola: l’inizio di una carriera straordinaria. Chiari è presente nella rivista (Gildo, ’50; Sogno di un Walter, ’51; Tutto fa Broadway, ’52, eccetera); nel musical (Buonanotte, Bettina, ’56; Un mandarino per Teo, ’60), nella commedia brillante (Luv, ’65; La strana coppia, ’66; Il gufo e la gattina, interpretato molte volte); in televisione (La via del successo, ’58; Alta pressione, ’62; Canzonissima, nel ’58 e nel ’68); nel cinema (esordisce nel ’47 in Vanità di Giorgio Pàstina, poi reciterà, tra gli altri, nei film Bellissima, del ’51, di Luchino Visconti, L’attico, del ’62, di Gianni Puccini, Il giovedì, del ’63, di Dino Risi, La rimpatriata, del ’63, di Damiano Damiani, Falstaff, del ’66, di Orson Welles. Negli anni ’70, anche a causa di problemi personali, le sue apparizioni si diradano. Dopo il canto del cigno del film Romance (1986) di Massimo Mazzucco, resta da ricordare la bella biografia televisiva che Tatti Sanguineti gli dedica nell’86: Storia di un altro italiano è una sorta di commosso addio a un’idea di tv ormai sparita, oltre che un passaggio di consegne da un grande artista della comicità a coloro che seguiranno.

In ricordo di Walter Chiari, dal 1992, Bruno Guidazzi (suo amico e manager) organizza a Cervia la manifestazione «Il Sarchiapone», un concorso per giovani talenti a cui è abbinato il Premio Walter Chiari dedicato a grandi personaggi del mondo dello spettacolo. Il nome della manifestazione si ispira al celebre sketch che vedeva l’attore impegnato con la sua storica «spalla» Carlo Campanini.

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