da Roma
A poco più di un anno dallentrata in vigore della legge 31 luglio 2006 n.241, quella sullindulto per capirci, il bilancio è largamente in rosso. A uscire dal carcere grazie al provvedimento, approvato con larga maggioranza in Parlamento, furono oltre 26 mila detenuti (26.632 per lesattezza). Ebbene di questi 5.699, cioè circa il 21 per cento, ha già fatto ritorno nelle patrie galere. Un numero destinato a salire secondo Aldo Di Giacomo, consigliere nazionale del Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, visto che il «ritmo di rientro è molto alto». Per cui, nonostante le «rassicurazioni» del guardasigilli Mastella, cè poco da stare tranquilli: «Il 79 per cento di non rientri sarebbe un buon dato - spiega Di Giacomo - se fosse registrato a 7 anni dallindulto, non ad appena uno». Una percentuale che «non evidenzia la presenza di persone reinserite nella società ma, accanto ai redenti, di una smisurata riserva di criminalità».
Con buona pace della sicurezza dei cittadini. E a spazzare il campo dalle interpretazioni parlano i dati dellultima relazione del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dellInterno trasmessa alla commissione Affari costituzionali della Camera. Il documento evidenzia che dopo lindulto cè stato un aumento dei reati «predatori», come furti e rapine. Secondo il Viminale, fino al luglio 2006 (quando è scattato il provvedimento) questi reati erano in flessione rispetto allanno precedente, rispettivamente del 5 e del 7 per cento. In particolare, tra gennaio e luglio 2006 ci sono stati, rispetto allo stesso periodo del 2005, 1.048 rapine e 23.323 furti in meno. Ma tra agosto e settembre 2006, dopo lindulto, sempre rispetto agli stessi mesi del 2005 cè stato un incremento di 1.952 rapine e di 28.830 furti.
Dati che fotografano una realtà opposta a quella di cui parla il ministro della Giustizia, che rivendica un calo dei reati e ricorda che non si è verificata «quellapocalisse che molti avevano prefigurato».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.