da Milano
Anche Confindustria, dopo lIstat, conferma la schiarita in atto nellindustria italiana. Dallindagine congiunturale dellassociazione di viale dellAstronomia, emerge infatti che la produzione ha ripreso a crescere in dicembre, superando così il lungo periodo - durato ben cinque anni - in cui i risultati erano stati negativi. In media danno, il tasso di variazione mostra un aumento del 2% grezzo, mentre a parità di giornate lavorative (due in meno nellanno in corso), lincremento è ancora più consistente (2,4%). Per la stessa ragione, è forte la differenza tra il dato grezzo mensile (meno 0,8%) e quello armonizzato (più 5%). Dal confronto mensile, emerge che il livello della produzione industriale (2000=100), al netto della stagionalità e a parità di giornate lavorative, a dicembre è aumentato fortemente rispetto a novembre (1,6% la variazione congiunturale). Nel quarto trimestre, tenuto conto dellaumento stimato per novembre e dicembre, il volume di produzione effettivo è cresciuto del 3,3% e del 4,2% a parità di giornate lavorative (una in meno rispetto al quarto trimestre 2005).
Il flusso di nuovi ordinativi acquisiti dalle aziende industriali che lavorano su commessa si ridimensiona nei confronti dello stesso mese dello scorso anno (meno 1,6%), mentre si accresce rispetto a novembre (0,5% la variazione congiunturale).
I dati del Centro Studi di Confindustria giungono dopo che, la scorsa settimana, lIstat aveva reso noto landamento di ottobre del fatturato (più 13,4% a livello tendenziale) e degli ordinativi (più 10,1%). Risultati notevoli, ottenuti grazie al forte contributo della domanda estera nonostante il robusto apprezzamento delleuro. Il progressivo consolidarsi della ripresa dellauto continua a fornire un grande contributo al settore industriale, ma non sembra convincere ancora gli analisti ad abbandonare il proprio atteggiamento di cautela. Il timore è che la volatilità degli ordinativi finisca per fornire un quadro eccessivamente ottimistico.
Gli stessi analisti non ritengono probabile che il miglioramento dellindustria possa impattare in modo siginificativo sul Pil 2006, la cui crescita continua a essere stimata tra l1,7 e l1,8 per cento.