da Washington
Gli ordini di beni durevoli per lindustria americana salgono in maniera inaspettata in luglio, e mettono le ali a Wall Street. Secondo i dati del Dipartimento al Commercio Usa, gli ordinativi sono aumentati dell1,3%, in particolare quelli provenienti dallestero, con una domanda che si è concentrata su automobili, aeroplani e apparecchi per telecomunicazioni.
La situazione è, tuttavia, ancora fluida. Il rialzo del dollaro sulle principali divise internazionali, e il rallentamento delle economie europee e giapponese, mettono a rischio la domanda dallestero e dunque il buon andamento delle esportazioni a stelle e strisce. «Lindustria manifatturiera galleggia su una scialuppa di salvataggio: il commercio estero», dicono alla Lehman Brothers. Oggi il Dipartimento al commercio di Washington rende noti i dati delleconomia americana nel secondo trimestre, che dovrebbero essere migliori del previsto, indicando una crescita del Pil pari al 2,7% proprio grazie alle esportazioni. É anche possibile che un impatto positivo sia giunto dal fiscal rebate, lo sconto fiscale concesso in giugno dallamministrazione Bush ai contribuenti americani per spingere i consumi interni.
I dato degli ordinativi ha avuto un effetto positivo sugli indici di Borsa a Wall Street: a metà giornata il Dow Jones segnava un +1,19%; il Nasdaq si apprezzava dell1,28%; e lo Standard & Poors 500 dell1%. Guadagni superiori al 10% per Freddie Mac e Fannie Mae, i due (ex) giganti dei mutui, dopo le forti perdite della scorsa settimana.
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