«Ora basta, stavolta Indymedia dovrà chiudere». Cè indignazione, oltre che preoccupazione nel mondo politico per lennesima trovata del sito web vicino allultrasinistra che ha deciso di pubblicare lindirizzo di casa del presidente romano di Azione Giovani, Federico Iadicicco. Un «gesto sconsiderato» che «mette a repentaglio lincolumità di una persona». E ora il centrodestra chiede limmediato oscuramento del sito internet. «Ancora una volta Indymedia si conferma punto di riferimento dei gruppi di estrema sinistra che fanno della violenza la loro pratica politica - denunciano il capodelegazione di An al parlamento europeo Roberta Angelilli e il consigliere comunale di An Luca Malcotti -. Giovedì è stato pubblicato lindirizzo del presidente romano di Azione Giovani, sembra essere tornati alle liste di proscrizione degli Anni di Piombo. È come puntare il mirino addosso a Iadicicco, visto che Indymedia viene letto dai gruppi violenti di estrema sinistra». «Presenterò uninterrogazione alla Commissione europea per chiedere loscuramento del sito - chiude Angelilli - Indymedia non è nuova a fatti del genere».
«Non si può più stare a guardare - aggiunge il senatore di An Andrea Augello -, Indymedia è la voce ufficiale della violenza di estrema sinistra. La pubblicazione dellindirizzo di casa del presidente Iadicicco è un fatto grave. Presenterò uninterrogazione al Senato».
«È necessario che le istituzioni, iniziando dal Consiglio regionale, si attivino per oscurare Indymedia - aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale di An Bruno Prestagiovanni -. Ricordo che era già accaduto che fosse stato censurato sulla rete questo indirizzo in seguito alla pubblicazione on line di esplicite minacce. Ora che la cosa si è ripetuta ai danni del presidente romano di Azione Giovani sarebbe opportuno che le forze politiche, comprese quelle di sinistra, rispondessero fermamente». «Esprimo solidarietà a Federico Iadicicco - afferma il capogruppo di An in Comune Marco Marsilio -. Se dovesse accadergli qualcosa saranno chiare le responsabilità».
«Presenteremo uninterrogazione parlamentare - aggiunge il presidente nazionale di Azione Giovani, Giorgia Meloni -. Chiederemo ad Amato di intervenire, verificando se esistono estremi legali per procedere alloscuramento del sito. I responsabili dovranno essere individuati».
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