Le inesauribili sorprese musicali di Enrico Rava

Ha compiuto 66 anni lo scorso 20 agosto, eppure, tutto si può dire di lui, ma non che sia musicista prossimo alla pensione. Stiamo parlando del numero uno della tromba jazz in Italia: Enrico Rava che torna stasera alla Sala Sinopoli del Parco della Musica (ore 21) per presentare il suo nuovo lavoro «The words and the days», la seconda incisione per la casa tedesca del quintetto capitanato da Rava. Benché il trombettista torinese sia da almeno 40 anni ai vertici del jazz la sua sete di novità non sembra esaurirsi. Per ben otto volte Rava è stato votato miglior jazzista italiano dell’anno, senza contare le vittorie ottenute nelle categorie riservate ai dischi e ai gruppi. Dal trasferimento a Roma all’inizio degli anni ’60, dove ha suonato con Gato Barbieri e Steve Lacy, ai soggiorni a Buenos Aires e New York passa meno di un decennio, ma Rava sembra aver compiuto da subito passi da gigante. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, la sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista incurante delle convenzioni.

La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente anche in questo nuovo lavoro. Il quintetto stasera si completa con Andrea Pozza al piano, Rosario Bonaccorso al contrabbasso, Gianluca Petrella al trombone e Roberto Gatto alla batteria.

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