Infanzia, la Lega: «Ruota degli innocenti per salvare i neonati abbandonati»

Una «ruota degli innocenti» in chiave moderna per salvare i neonati abbandonati. È la proposta della Lega Nord, che con un disegno di legge presentato a palazzo Madama, primo firmatarioMassimo Garavaglia, chiede il ritornodel meccanismo girevole posto davanti all'ingresso dello «Spedale degli innocenti» nella Firenze del 400, che consentiva alle ragazze madri di liberarsi dei loro bambini appena nati senza essere riconosciute. L'azione penale prevista dalla legge nei confronti di chi abbandona al loro destino, spesso tragico, i neonati si è rilevata, sottolinea l'esponente del Carroccio, del tutto insufficiente. È stata allora introdotta la possibilità del parto anonimo presso le strutture ospedaliere. «Ma anche questa soluzione -argomenta Garavaglia- non ha prodotto risultati soddisfacenti. L'ospedale, specialmente nei piccoli centri, è un luogo dove è facile essere riconosciuti. In sostanza, l'anonimato è solo formale: il figlio non è legalmente riconosciuto ma la madre resta persona nota». «Il neonato - osserva il senatore leghista- può essere salvato solo garantendo un vero anonimato. Ecco allora la necessità di una legge per la riapertura di quella che anticamente veniva definita la "ruota degli innocenti". Un luogo ovviamente consono al nostro tempo, situato presso punti di accoglienza monitorati 24 ore su 24, dove il neonato possa essere lasciato in piena sicurezza e riservatezza».
La proposta leghista, oltre all'istituzione dei "punti di accoglienza" per i neonati abbandonati realizzati dai Comuni di concerto con le Asl, prevede la modifica dell'articolo 591 del codice penale, che punisce il reato di abbandono di minori o persone incapaci, nel caso in cui il neonato sia consegnato in una delle moderne "ruote degli innocenti". Inoltre, l'iniziativa di legge del Carroccio prevede anche l'istituzione di un numero verde, operativo 24 ore su 24, in grado di fornire informazioni sulla localizzazione e sul funzionamento dei punti di accoglienza e di ricevere eventuali segnalazioni anonime su casi di neonati abbandonati.

Infine, il ddl Garavaglia prevede la reclusione da 6 mesi a un anno in caso di violazione del diritto di accesso gratuito ai punti di accoglienza del neonato e del diritto all'anonimato della madre.