Paolo Brusorio
da Milano
Iena: «Che cosè Al Jazeera». Onorevole Giuseppe Morrone (Udeur): «Lei cosa pensa che sia... è un movimento dellestremo... arabo... di carattere islamico della Jihad... così mi ricordo almeno». Ci risiamo. Una volta lItalia si bloccava per il Rischiatutto: signori nessuno dalla preparazione mostruosa incantavano milioni di spettatori e al massimo «cadevano sulluccello» o sugli anni di Dante allepoca della selva oscura.
Anche oggi lappuntamento col telequiz è fisso. Martedì sera: parlamentari allesame di cultura generale. Signori nessuno (della politica), che di mostruoso hanno solo limpreparazione, cadono sotto il maglio delle «Iene». Darfur, Consob, Giovanni Paolo VI, Bonifacio XVI, gravidanza da dieci settimane: mine innocue scoppiate nelle mani degli onorevoli rappresentanti della Repubblica italiana. Da non credere. Prendete il deputato Morrone. Laureato in ingegneria civile, libero professionista: non avrà il satellite, va bene, magari la tv nemmeno gli piace e nella vita ci sono cose più importanti, ma cadere su Al Jazeera, dài come si fa.
Forse, vien da dire, sono «solo» scollegati dalla realtà. Paola Goisis, laureata in Pedagogia, è docente di Lettere e storia: eletta con la Lega, come cofirmataria ha presentato proposte di legge sui più svariati argomenti: dalle calamità naturali alla musica popolare bandistica, dallaccesso alla scuola degli studenti stranieri al vitalizio per gli ex deportati nei campi di concentramento nazisti. Eppure, quando la iena Serena Nobile lha azzannata, Paola Goisis, capelli tinta rosso fiammante e occhialoni scuri, ha emulato Fantozzi. Dicesi Consob... avrebbe reagito il ragionier Ugo intrecciandosi i diti. «Sono un po in difficoltà, in questo momento non ho presente. Potrebbe essere unassociazione di controllo di come vanno le cose lì alla Telecom, si parlava anche di intercettazioni... tutto ciò è collegato a questo discorso della telefonia... Consob sta per controlli... sob non so» ha detto lonorevole in piena trance agonistica.
E se il funzionario dazienda Tommaso Foti (An, maturità scientifica) fa il duro con la Iena («Chi è Maometto?»: «Il profeta». «Di quale religione?»: «Della sua») è su Pyongyang che cadono gli ultimi argini. Onorevole Remigio Ceroni (Forza Italia, laureato in Sociologia, docente): «È il dittatore coreano che sta facendo esperimenti sulla bomba atomica»; Francesco Maria Amoruso (An, laurea in Scienze politiche, imprenditore, proposte di legge: dallo sportello telematico dellautomobilista alla riduzione dellaliquota Iva sui prodotti fitosanitari contenenti principi attivi naturali): «Sarà un personaggio della politica cinese, non so chi è». E se le dico Corea?, incalza Sabrina Nobile. Non fa un plissé, Amoruso: «Sarà il capo, presidente, dittatore della Corea». Si salva in calcio dangolo invece Antonio Rotondo (Ulivo, laurea in Medicina e chirurgia, medico pediatra) che in sequenza, alla domanda sulla capitale della Corea del Nord, spara: «È il nome del presidente della Corea del Nord, è il luogo dove è avvenuta lesplosione». Imbeccato dalla Iena («capitale della Corea?»), salva la faccia: «Seul della Corea del Sud, Pyongyang del Nord». Poi passa lazzurra Elisabetta Gardini, alla storia per la scena muta sulla Consob, e il suo compagno di partito, lormai mitico darfuriano Giuseppe Fini. La prima abbozza («oggi non ho tempo»), il secondo sbotta: «Non parlo con i deficienti. Sono arrabbiatissimo, mi lasci stare».
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