La foto che vedete è stata scattata questo pomeriggio in piazza Cavour, alla fermata del tram. L'indicatore elettronico, che dovrebbe servire a comunicare con il pubblico, è nascosto da due fogli appiccicati con il nastro adesivo: la rivincita della carta sul dispaly elettronico, delle tecnologie antiquate su quelle nuove. Fin qui, poco male, se le informazioni fossero almeno corrette: invece il cartello di sinistra, l'unico leggibile da un pedone, in un italiano tutto da interpretare avverte che per le linee 1 e 2 la fermata è soppressa, e dice: «Inizio lavoro 11 luglio 2009, termine lavoro 7 agosto 2009» e poi indirizza alla fermata sostitutiva, anche qui con poca chiarezza. Che cosa si capisce? Che tra l'11 luglio e il 7 agosto la fermata è soppressa, e che dal giorno successivo è di nuovo in servizio. La foto è stata scattata oggi, 27 agosto, esattamente 20 giorni dopo, e del passaggio dei tram non c'è traccia, anche dopo lunghe attese.
Solo dopo l'ingredimento della foto è leggibile il secondo foglio, che con quel carattere e a quell'altezza è fuori portata anche del presbite più lungimirante: informa che il percorso delle linee sarà modificato dall'11 luglio al 6 settembre.
Il quadretto appare davvero surreale: i due fogli contestuali danno informazioni diverse, contraddittorie e fuorvianti.
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