«Informazioni sulla Salute? Belle e illeggibili»

Afa e umidità tormentano la Superba e partono le campagne stagionali per sensibilizzare i genovesi a difendersi. Ma che appaiono realizzate non al meglio. Federfarma Genova, associazione dei titolari di farmacia, ha lanciato una campagna denominata «Cheafachefa». Migliaia di opuscoli sono stati distribuiti alla clientela. Un vademecum articolato. Si consiglia di bere molta acqua, evitare bibite ghiacciate, cibi caldi e piccanti, liquidi contenenti caffeina, alcol o molti zuccheri, usare vestiti chiari e leggeri, limitare le uscite in ore troppo calde e di non affaticarsi. Fin qui tutto chiaro e anche un po’ scontato. Ma restano delle perplessità. «Suggerimenti ne danno tanti - spiega un pensionato - ma certe indicazioni non sono su misura di malati e anziani e il mio farmacista mi ha confermato che questi consigli di base vanno verificati caso per caso. È scritto, ad esempio, di andare nei centri commerciali o biblioteche con aria condizionata per qualche ora al giorno, se la propria casa non è climatizzata. Ma io ho più di 80 anni, soffro di bronchite e mi infastidisce anche l’uso prolungato del ventilatore. Altri anziani seguono l’indicazione di tenere la finestra aperta di notte e, effettivamente, riescono a dormire meglio. Ma al mattino sono pieni di dolori». Perplessità anche da parte delle neo-mamme che, pur condividendo l’invito a non esporre i bambini al sole nelle ore più calde, avrebbero preferito un opuscolo diviso in tre semplici paragrafi: consigli dedicati agli anziani, altrettanti riservati ai bambini e, infine, qualche invito alla prudenza per i giovani in buona salute. A tutto vantaggio della chiarezza, che invece sembra non essere stata proprio considerata.
E anche il depliant «Il percorso giusto per la tua salute», prodotto dall'assessorato alla Salute della Regione e dedicato alle persone anziane, è incappato in problemi di realizzazione tecnica non da poco.
Ne sa qualcosa il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso che, pur favorevole alla divulgazione di informazioni a tutela della salute, in una sua interrogazione alla giunta della Regione ha bocciato la realizzazione di materiale divulgativo che, in pratica, sminuisce la bontà dell’iniziativa. Secondo Rosso, infatti, il depliant regionale dovrebbe fare comprendere ai cittadini se, in base a certi sintomi, ci si debba rivolgere all’ospedale o al medico di famiglia.

Ma il testo, come sostiene il consigliere regionale, è stampato con caratteri talmente piccoli da renderlo poco comprensibile, specie per chi ha problemi di vista. Un bell’autogol per chi avrebbe dovuto fare divulgazione e invece ha fatto confusione.

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